Papa Francesco con i vertici della Conferenza episcopale italiana (Ansa)  

spina di borgo

Il Sinodo per l'Italia si farà

Matteo Matzuzzi

Due anni fa Papa Francesco ha recuperato il progetto. Il ricambio dei vescovi nelle diocesi italiane inciderà parecchio

Alla fine il Sinodo per l’Italia si farà. Con molta calma, con idee al momento poco chiare, con punti all’ordine del giorno ancora oscuri. Se ne saprà di più a fine mese, quando i vescovi si riuniranno per l’annuale assemblea. Le tempistiche indicate dal cardinale presidente  Gualtiero Bassetti non sono strette. C’è tempo ed è probabile che non sarà lui a guidare la Cei quando il Sinodo si terrà. Se ne parla da un po’, l’idea fu lanciata dalla Civiltà Cattolica e subito diversi vescovi si dichiararono favorevoli alla prospettiva, anche per lavorare sul “programma” che il Papa aveva presentato nel 2015 a Firenze in occasione del Convegno nazionale ecclesiale. Tanti applausi, pacche sulle spalle, congratulazioni al Pontefice e poco altro. Ma Francesco non aveva parlato per caso e due anni fa ha recuperato il progetto, non suscitando – a quanto è dato sapere – particolari entusiasmi. In ogni caso, il Sinodo si farà ed è destinato a lasciare un segno di rilievo (probabilmente archiviando e/o superando la svolta di Loreto del 1985), anche perché procede con forza il ricambio dei vescovi nelle oltre duecento diocesi italiane, a capo delle quali ci sono sempre più pastori “con l’odore delle pecore”.

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  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.