Roma Capoccia
Il Campidoglio dice stop alla sosta selvaggia dei monopattini
Dall'estate ruggente del veicolo in sharing alle "misure restrittive"
Evitare incidenti e rischi per i pedoni di fronte al piccolo esercito indisciplinato (e l'opposizione di centrodestra già cavalca la questione)
C’era una volta la piccola età dell’oro dei monopattini elettrici: era maggio, si usciva dal lockdown di marzo e aprile, e il sindaco Virginia Raggi inaugurava ogni due giorni stock di veicoli a due ruote in sharing. E, improvvisamente, le strade appena ripopolate si riempivano di persone intente a sfrecciare, quasi spensierate vista la riapertura delle attività, sul Lungotevere ancora poco trafficato e su e giù per i colli di una città ancora fantasma. E però, dopo un mese, la situazione della micro-mobilità elettrica, nuova frontiera della mobilità sostenibile, per come l’avevano descritta a monte, scontava qualche eccesso di entusiasmo: capitava infatti spesso non soltanto di essere superati, sul marciapiede, da silenziosi e sfreccianti temerari del monopattino, ma anche di inciampare, di notte, nella selva di monopattini abbandonati alla meglio (e caduti per terra). Oppure di vedere gruppetti di monopattini in gara tra loro, magari contromano, spesso con a bordo due persone. E insomma, nel bel mezzo dell’estate, il sindaco, con ben quattro aziende di monopattini (Bird, Dott, Helbiz, Lime) sul territorio, aveva chiamato a vigilare sul micro-traffico incontrollato un gruppo di stuart in pettorina rossa. E però, tempo due mesi, era stata anarchia, nonostante l’implementazione del nuovo mezzo di trasporto coincidesse – ironia della sorte – con la scomparsa dei turisti causa Covid.
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- Marianna Rizzini
Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.