Metro a piazza Venezia

Gianluca De Rosa

Bum! Terminato il progetto per la stazione della metro C. La consegna al comune è imminente

Roma. Il consorzio metro C ha terminato il progetto della stazione di piazza Venezia. Ed è imminente la consegna delle tavole agli uffici capitolini e a quelli di Roma Metropolitane. In base al progetto, comune e Roma Metropolitane chiederanno un finanziamento al ministero delle infrastrutture per completare l’opera. Si tratta di una novità molto importante. Il proseguimento della linea oltre i Fori imperiali e fino a piazza Venezia continua a prendere corpo. Alcune settimane fa la giunta capitolina ha approvato la delibera per il proseguimento dello scavo. Grazie ai dieci milioni stanziati dal Cipe, dunque, le talpe arriveranno finalmente a piazza Venezia.

 

La vera partita però è quella della stazione. Da alcuni mesi chi arriva di fronte all’altare della Patria non può fare a meno di notare la presenza di due grandi silos “sbuffanti”. Sono pieni di azoto liquido. Consorzio metro C su richiesta del Campidoglio sta provando questa sostanza che servirà poi nella fase di scavo. L’azoto liquido che ha temperature bassissime congela il terreno permettendo di mantenerlo stabile ed evitare crolli: la presenza di diverse costruzioni e la qualità del terreno rendono lo scavo particolarmente delicato. Lo studio è stato fatto per quantificarne bene la quantità di azoto liquido che sarà necessaria: l’obiettivo è contenere il più possibile i costi. La sostanza, infatti, è molto costosa (e pare anche un po’ pericolosa).

 

La stazione Venezia, è bene ricordarlo, fu esclusa dalla tratta T3, quella da San Giovanni ai Fori perché il costo senza lo studio superava gli 800 milioni di euro. Con la sperimentazione il Campidoglio spera in una forte riduzione del prezzo. Arrivato il progetto, il Campidoglio dovrà riuscire a ottenere il finanziamento dal ministero del Trasporti. Considerando che fino ad alcuni mesi fa le talpe rischiavano di rimanere tombate sotto ai Fori, rendendo incerto il futuro dell’intera infrastruttura, l’attuale situazione può essere considerata un successo.

 

Ma la vera domanda è un’altra: che cosa accadrà dopo piazza Venezia? La sindaca Virginia Raggi ha ribadito più volte che la sua intenzione è quella di portare la metro C almeno fino a piazzale Clodio. Addirittura oltre alla Farnesina e al quartiere Grottarossa. Il piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), il documento di programmazione decennale del trasporto pubblico approvato mesi fa dall’Assemblea capitolina, prevede lo stesso. Ma oltre alle dichiarazioni e ai libri dei sogni di concreto ancora non c’è niente. Bisognerà capire al più presto quando e come la tratta T2, così si chiama tecnicamente il tragitto tra piazza Venezia e piazzale Clodio, sarà finanziata. Nel M5s, ma anche nel Pd in tanti auspicano un commissariamento dell’opera che possa veramente rendere possibile, e in tempi rapidi, la sua continuazione.

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