La copertina di Chi con Virginia Saba e Luigi Di Maio a Villa Borghese

Domenica bestiale

Giuseppe Fantasia

Con Di Maio e Virginia a Villa Borghese, con Preziosi sul dance floor, al bar del Fico con Gucci

Mentre Torre Maura brucia nel fuoco dell’odio, tra panini calpestati, sommosse popolari contro i rom (tra cui 33 bambini) e frasi deliranti (“fate venire i terremotati che stanno sotto la neve”), con Marco Risi e un gruppo di romani capitanati dall’attore Giorgio Tirabassi andiamo proprio a L’Aquila, tra chi il sisma, dieci anni fa, lo ha subito davvero. “La città è ancora una città fantasma – ci dice il regista mentre camminiamo tra vicoli e case abbandonate – e c’è ancora molto da fare”. Nel frattempo, il 16 aprile, Rai Uno manda in onda la fiction in sei puntate, “L’Aquila Grandi Speranze”, che racconta come si ricomincia dopo aver perso tutto. Tornati nella Capitale, passeggiare di domenica a Villa Borghese è un piacere.

 

Poi però incontri la coppia Luigi Di Maio-Virginia Saba, finita “casualmente” nell’area più frequentata, e tutto cambia. Al Bar del Fico, davanti a un tè, mentre quattro anziani giocano a scacchi, il designer Alessandro Michele e il compagno filosofo bevono spritz con i fratelli D’Innocenzo, registi di “La terra dell’abbastanza”, e altri amici della “Gucci Gang”. Ai David di Donatello non hanno vinto, ma sul red carpet erano i più belli insieme ad Alessandro Borghi, miglior attore protagonista per “Sulla mia Pelle”, con giacca rosso bordeaux. Mancava Thomas Costantin, il dj intellò con il volto e il fisico di Peter Pan più amato dall’arte e dalla moda, perché impegnato a promuovere “Variations”, un disco che è un colorato viaggio musicale. Da Mr Barry, a Trastevere, gran serata con Alessandro Preziosi, ma le attenzioni sono tutte per la pr e autrice di “Digital Fashion Media” Giulia Rossi che balla all night long col pancione di otto mesi. La cena più glam è quella di Dior: nell’ex pastificio Pantanella, oggi sede dei laboratori del Teatro dell’Opera, tra sculture, abiti, fiori e piante ci ricorda che la vera eleganza può esserci anche qui, nonostante tutto.

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