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Primarie da orbi a Roma

Gianluca De Rosa

“La candidatura di Caudo alle primarie del III municipio? Nel Pd c’è chi mi boicotta”, dice Paola Ilari

Roma. Anche al III municipio per il centrosinistra saranno primarie. Il 10 giugno si vota al III e all’VIIII per scegliere i nuovi presidenti dopo il collasso delle giunte grilline. A Garbatella le primarie del centrosinistra sono tra il vicesegretario regionale del Pd Enzo Foschi e Amedeo Ciaccheri, giovane civico sostenuto dal vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio. In zona Montesacro sembrava invece che non ce ne sarebbe stato bisogno. Il Pd aveva la sua candidata, l’ex capogruppo municipale Paola Ilari, e a sinistra nessuno aveva proposto candidature alternative. Alla fine l’avversario, invece, è arrivato dall’interno. Una parte del Pd ha convinto l’ex assessore all’Urbanistica della giunta Marino, Giovanni Caudo, a candidarsi. E ora volano stracci.

 

Paola Ilari, come ha preso il fatto che il partito si sia spaccato sulla sua candidatura?

 

“Il direttivo Municipale del Pd aveva deciso di candidarmi. Quando nonostante ciò ho saputo che qualcuno aveva trovato una candidatura alternativa, ho proposto attraverso un comunicato di fare le primarie di coalizione. D’altronde Caudo è espressione del centrosinistra, ma non è iscritto al Pd”.

 

Caudo non è iscritto al partito, ma la sua candidatura è stata voluta da diversi membri del Pd. Perché non hanno provato a proporla in seno al direttivo del Municipio?

 

“Non lo so, ma non lo hanno mai chiesto. Io rappresento un ‘Noi’ di tanti uomini e donne che in questi anni si sono messi al servizio del territorio. Con gli altri consiglieri abbiamo fatto opposizione come si deve e, complici le liti interne al M5s, siamo riusciti a far cadere la presidente Capoccioni”.

 

Eppure diversi suoi compagni di partito non hanno ritenuto la sua candidatura adeguata. Si dice che lei sia troppo moderata, di centro.

 

“Io non faccio la politica di professione, ho un mio lavoro, ma milito da quando a 14 anni presi la tessera della Figc. A 19 ero tesserata nel Pci. All’ultimo congresso ho sostenuto Matteo Renzi, ma credo sia riduttivo volere a tutti costi definirmi soltanto renziana”.

 

Quindi non l’hanno sostenuta perché la credono renziana.

 

“Sono abituata a non polemizzare. Dico semplicemente che la mia candidatura è stata votata a maggioranza assoluta da un direttivo di partito e una piccola minoranza ha deciso di non sostenerla”.

 

Si dice che la candidatura di Caudo contro di lei sia anche una vendetta nei confronti dell’ex commissario romano del partito Matteo Orfini. E’ fantapolitica?

 

“Lasciamolo dire ai giornali che sono attenti osservatori politici”.

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