Valentina Cervi e Claudia Gerini alla festa del A.S.C.

Festona al PalaExpo

Giuseppe Fantasia

Gerini un po’ Poppea e un po’ Jessica. Turturro più spaesato della Buy. E appena parla Bergamo c’è chi sviene

In un paese più “salvinizzato” che mai e senza una maggioranza, dove persino la notte degli Oscar passa in sordina nonostante si parli (poco) italiano, Roma sembra non farci caso, tanto la Raggi è al mare e Renzi in montagna. Per i suoi 40 anni, l’Associazione Italiana Scenografi e Costumisti (ASC) si è autocelebrata con un party al PalaExpo. Carlo Poggioli, il presidente, sostiene che la stampa si dimentichi sempre di loro, ma nessuno riesce ad ascoltarlo, perché la sala è piena, l’audio non funziona, lui strilla e gli ospiti parlano ancora più forte, rapiti più dal riso saltato con pere e pecorino che dai discorsi.

Jude Law e Rupert Everett non arrivano, ma c’è John Turturro, più spaesato di Giuliano Montaldo e Margherita Buy (e ce ne vuole!), vicina a Ferzan Ozpetek, Kasia Smutniak, Mita Medici e al produttore Andrea Occhipinti. Resistono un po’ di più i premi Oscar Paolo Sorrentino, Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo e Gabriella Pescucci, ma quando è il turno di Luca Bergamo, una signora sviene per il caldo mentre Eva Grimaldi e la compagna Imma Battaglia continuano a ballare (o a ricordare?) La Isla Bonita di Madonna. La burrosa madrina, Claudia Gerini, compressa nel suo lungo abito rosso di pizzo, ricorda la neroniana Poppea e la verdoniana Jessica insieme; ne abbiamo conferma guardando il suo nuovo fidanzato, il modello Andrea Preti, “ingellato” a “Liscia di Vacca” pur non essendo in Sardegna. Quando arriva la costumista Milena Canonero con cappello, l’aria è talmente viziata (non solo) dall’ego, che non capiamo più se è vera o finta. “Conosco la mia nascita, non il compleanno”, dice a Laura Delli Colli che le da’ un Nastrino d’Argento. Ci riprendiamo grazie a Yvonne Sciò e al parterre più sobrio (Ginevra Elkann e Vittoria Odescalchi) per il suo film, “Seven Women”, oggi su Sky Arte HD, storie di donne che lottano e che sono riuscite ad anticipare i tempi senza smettere di sognare.

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