Francesco Zicchieri

Lega piglia tutto

Gianluca De Rosa

“Ecco come abbiamo asciugato la Meloni e i cugini della destra in tutto il Lazio”, parla Francesco Zicchieri

Roma. Non è più tempo di “Roma ladrona” e secessioni. Alla guida del partito non c’è più Bossi e Matteo Salvini ha tolto la parola Nord persino dal nome. E così all’alba del 5 marzo Roma e il Lazio si sono risvegliate leghiste.  Alle elezioni di domenica la Lega ha ottenuto una media del 13,23 per cento in Lazio con picchi di oltre il 17 per cento. L’11,8 per cento a Roma e provincia. “E pensare che alle comunali del 2016 avevamo preso il 2,7…  è  un risultato straordinario!”, esulta quasi incredulo Francesco Zicchieri, segretario della Lega nel Lazio e neo eletto nel collegio uninominale di Frosinone alla Camera dei Deputati. “Come dice Matteo abbiamo lavorato molto sul territorio, a contatto con la gente. Ma fondamentale è stato l’effetto Salvini. Ovunque andassimo presentandoci a suo nome ci spalancavano le porte davanti!”. E  a fare le spese del successo leghista non è stata solo Forza Italia, ma anche e soprattutto i cugini romanissimi di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni. Sotto ovunque di diverse decine di migliaia di voti rispetto al partito di Salvini. Al 8 per cento nel Lazio e a -2,8 rispetto alla Lega addirittura a Roma e provincia (9 per cento rispetto al 12,3 per cento delle comunali del 2016).

 

Onorevole Zicchieri, quali sono le roccaforti della Lega nel Lazio? 

“I risultati migliori li abbiamo fatti a Frosinone, dove sono stato eletto ed eravamo sopra il 17 per cento, come a Latina o nel viterbese, dove al Senato è stato eletto un altro leghista, Umberto Fusco. Abbiamo sfiorato di eleggere anche altri nostri candidati: Barbara Saltamartini a Guidonia, non eletta per 19 voti e Barbara Mannucci a Roma, nel collegio di Torre Angela. In generale è straordinario il risultato di tutto il Lazio”.

 

Che cos’è la Lega in regione? Chi siete? Com’è possibile  essere leghisti a Roma?

“Ovviamente negli anni della Lega Nord secessionista nessuno di noi faceva parte del partito. In molti proveniamo dal centrodestra. Io, per esempio, ho militato per anni in Alleanza nazionale.  Se devo essere sincero, però, nell’ultimo periodo si sono avvicinati alla Lega anche tanti cittadini con orientamenti politici diversi. E’ la capacità della Lega di Salvini di superare gli steccati ideologici: vengono da noi perché diciamo cose semplici e sosteniamo una politica che sia per il territorio. Un progetto normale, fatto da gente normale”.

 

Come hanno preso il sorpasso i vostri alleati di Fratelli d’Italia?

“Non so come l’hanno presa loro. So come l’abbiamo presa noi: con grande entusiasmo, e con la consapevolezza che è nato un progetto vincente”.

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