Il 35° seminario della Scuola per Librai organizzato dalla famiglia Mauri

Più libri più brilli

Giuseppe Fantasia

Cene librarie e sfilate AltaModa. Tra gli occhiali di Patty Pravo e le occhiaie di Giovanni Veronesi

In Italia si legge sempre meno, non è una novità, ma al 35° seminario della Scuola per Librai organizzato dalla famiglia Mauri, il presidente dell’Aie, Ricardo Franco Levi, ha ribadito che l’editoria “sta ricominciando a camminare”. Sarà così? A colazione con Maurizia Rebola, direttrice del Circolo dei Lettori di Torino, ci sono Federico Angrisano (direttore della comunicazione Mondadori) e Luisa Colicchio (capo ufficio stampa Rizzoli). Per fortuna non si parla solo di libri grazie a Francesca Cinelli, organizzatrice di eventi della casa editrice di Segrate che con la sua verve coinvolge chiunque, persino Fabio Del Giudice della fiera romana “Più Libri più Liberi” e Andrea Kerbaker della milanese “Tempo di Libri”. Durante AltaRoma, Maria Grazia Chiuri, neo direttrice artistica di Dior, fa notare che “a Parigi, a differenza della capitale, le istituzioni ti facilitano la vita”, e organizzare una mostra non è impossibile. Le domande del pubblico sono imbarazzanti as usual, gli studenti non ci sono perché mancano i posti. L’importante è aver fatto entrare un’ereditiera con pelliccia (vera) e una starlette con tanto rossetto sulle labbra (finte). “Di Roma ne esistono tre, ma si salva solo quella più simpatica e piena di promesse”, dice Cristiana Collu, direttrice della Gnam, citando Freud. Speriamo le mantenga. La sera dopo fa da padrona di casa ai vent’anni della maison Francesco Scognamiglio. Sfilano alte modelle semi-nude, così belle da sembrare sirene. Ma tra i vip in prima fila le guarda solo il regista Giovanni Veronesi, senza la sua compagna, l’attrice Valeria Solarino. Per Patty Pravo (in occhiali da sole neri a forma di cuore) e la collega Giorgia, per Mara Venier e Isabella Ferrari, contano invece solo gli abiti. La festa si sposta a Palazzo Dama, il preferito dagli arabi (immaginate perché): c’è poco cibo, ma ci salvano lo champagne e i balli del coreografo Luca Tommassini all night long.

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