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Lunatici

Maurizio Crippa

Da Leopardi a Michael Jackson al design per astronauti. La tre giorni di Writers nell’anno dell’allunaggio

Un piccolo passo nel weekend, un divertente passo tra le idee. Parafrasi ardita, ovviamente. Ma potrebbe essere un buon claim per una tre giorni (da oggi a domenica 3 febbraio) di libri e cultura giunta al settimo anno e che mescola letture e visoni, musica e scrittori, generi e rimandi. La tre giorni di “Writers - Gli scrittori (si) raccontano” organizzata da Frigoriferi Milanesi quest’anno è dedicata – siamo nel cinquantenario – alla luna. Lo sbarco sulla luna, sì: il “piccolo passo per l’uomo, grande passo per l’umanità” compiuto da Neil Armstrong, protagonista di un evento che fu seguito in diretta planetaria da 600 milioni di persone. Che, a pensarci, oggi è la platea di un quarto di finale di Champions League. La luna, sì, “l’astro d’argento” in cui si sono specchiati dall’origine dei tempi i pensieri, i sogni, i desideri dell’umanità. La terra dei poeti e dei filosofi, oggi l’oggetto consueto di scienze e scienziati. Nonché, da molte generazioni, un luogo deputato delle culture pop. Writers#7 si autodefinisce un “eccentrico festival letterario: gratuito, fatto con pochi mezzi e molta passione, dove ogni anno si affrontano temi diversi, con tagli originali e un piglio sbarazzino e poco accademico”. La sintesi è giusta, ed è la formula contaminata che ne ha determinato il crescente successo, in una città in cui l’offerta di eventi culturali sfiora i numeri dell’inflazione. Nelle precedenti edizioni, Writers non aveva un nucleo tematico unico, era una serie di incontri e letture, con in più “omaggi” tematizzati ad autori (Alda Merini, Irène Némirovsky tra gli altri). Quest’anno l’esperimento della nuova formula, complice il viaggio di Apollo 11. Ci troviamo di tutto sulla luna, come tanti Astolfi in missione (di Ariosto astronauta parlerà un poliedrico latinista come Nicola Gardini). Basta non prenderla alla specialistica: oggetto di sola scienza o racconto di sola fantascienza. Il fascino del caro satellite è costante, basti pensare a come si sono accesi i riflettori alla notizia che i cinesi avevano raggiunto la dark side of the moon. C’è la scienza, ci sono le esplorazioni, ma innanzitutto è un fascino umano, perciò artistico: dal Pastore errante di Leopardi al moonwalk di Micheal Jackson.

 

Si comincia con la mostra “Sogni di luna” curata da Luigi e Giulia Bona in collaborazione con Wow Spazio Fumetto - Museo del Fumetto: un viaggio per attrazioni e opposti dell’immaginario. La luna in ciò che ha rappresentato per bambini, adulti, artisti e scienziati, innamorati. Si va da una selezione di manifesti cinematografici originali ai fumetti, dalle figurine ai testi di canzoni e poesie. E poi reading poetici, a partire da Leopardi, appunto, ma per finire con i versi che Allen Ginsberg dedicò all’allunaggio. Questa sera, alle 21, si può incontrare Massimo Bonelli: è il discografico che portò in Italia Michael Jackson, tra ricordi e omaggi musicali.

 

Ma è un luogo di scrittori che raccontano e si raccontano, Writers. Il lato scritto della luna è perciò quello più sostanzioso. Ci sono incontri dedicati alle influenze della luna in poesia e letteratura (“Versi lunatici. La luna dei poeti”), di libri perduti, Paolo Nori racconterà Gogol’. Si parlerà di lunaticità (e femminilità) e di psicoanalisi. Ma gli spicchi di luna sono molti: un incontro extra letterario sarà quello con Annalisa Dominoni, Benedetto Quaquaro: loro sono architetti designer del Politecnico di Milano. Tra le loro attività, per l’Associazione spaziale italiana (Asi) progettano gli interni delle navicelle spaziali, i tessuti e gli abiti per gli astronauti. Parleranno di come si coniugano scienza e lavoro creativo. Il fisico Ettore Perrozzi si cimenterà invece in una conferenza-spettacolo dal titolo “Rock around the moon”. Mentre lo scrittore ed esperto enigmista Stefano Bartezzaghi con Francesco M. Cataluccio ripercorreranno un aspetto particolarmente “lunatico” delle nostre culture, che è andato crescendo dall’allunaggio del 1969: “Le fake sulla luna come nuovo genere letterario”;

 

Writers#7 è organizzato da Frigoriferi Milanesi e IDN Media Relations e da Wow Spazio Fumetto. Via Piranesi 10, 1-3 febbraio

Per il programma www.writersfestival.it

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"