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Preghiera

Se soltanto smettessi di fare l'aristocratico e l'altezzoso

Camillo Langone

Andrea Di Consoli, massimo lucano vivente, mi suggerisce di dare risposte alla gente confusa. Purtroppo le mie non sarebbero gradite. E poi soffro di un grave complesso di superiorità

“La demistificazione non serve più. La gente è confusa, ha bisogno di risposte. Tu potresti dargliele se soltanto smettessi di fare l’aristocratico, l’altezzoso”. A parlare è Andrea Di Consoli, massimo lucano vivente e inoltre autore Rai, in un ristorante della sua Rotonda, parco del Pollino. Che la gente sia confusa lo so bene, purtroppo le mie risposte non sarebbero gradite, provengono quasi tutte dal Decalogo e la gente il Decalogo lo odia… E la smetterei anche, di fare l’altezzoso, ma proprio non mi riesce, soffro di un grave complesso di superiorità. Dopo pranzo Di Consoli parte per Moliterno dove presenterà Franco Arminio, il poeta che raduna le genti appenniniche perché dà risposte, o perché le genti appenniniche, meno scettiche di me, credono che le dia. Io invece vado a Lagonegro per visitare la tomba di Mango, altro grande lucano. Siccome da perfetto altezzoso non manifesto emozioni e però sono pieno di canzoni, dunque di sentimenti, rimpianti, speranze, sogni. Ma forse dovevo spingermi fino a Viggiano, a pregare la Madonna di farmi nazionalpopolare come vorrebbe Di Consoli per il mio bene, o per il mio fatturato che col mio bene ha stretti rapporti. Io che popolare non lo sono mai stato e che nazionale non lo sono più (proprio ora che c’è un governo tricolore, che tempista che sono).

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).