Francesco Guibilei (Ansa)

preghiera

Leggere Francesco Giubilei e ricordarsi delle lettere di San Paolo

Camillo Langone

“Gli intellettuali di destra e l’organizzazione della cultura”, il libro del consigliere del ministro Sangiuliano, richiama il messaggio paolino di apertura cristiana rivolto ai Galati

San Paolo, vorrei porre sotto la tua protezione “Gli intellettuali di destra e l’organizzazione della cultura” di Francesco Giubilei (Oligo). Perché il giovane autore-editore-consigliere (del ministro Sangiuliano) a pagina 101 scrive che la destra dei libri deve “giocare un ruolo nei grandi eventi e nelle manifestazioni culturali, specie se a partecipazione pubblica. Ciò non significa mettere le mani sulla cultura bensì garantire un pluralismo”. E subito ho pensato alla Lettera ai Galati, meraviglia dell’apertura cristiana: “Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina...”.

Giubilei elenca i molti filoni della destra e mi pare evidente la sua propensione per il conservatorismo che “non è un’ideologia, è più uno stato d’animo, un modo di essere”. Io direi che è la tranquilla malinconia di chi conosce e soprattutto riconosce la realtà, una cosa grande e complicata di cui fanno parte perfino gli irrealisti. Nel conservatorismo, in quanto realista, il pluralismo è insito. Non che i disaccordi suscitino entusiasmo: ma è insito. Mentre nel progressismo, in quanto ideologico, il dissenso non è concepito proprio (i climatisti non concepiscono più nemmeno l’esistenza dell’uomo...). Ecco perché, San Paolo, c’è bisogno della tua protezione.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).