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Fatemi conoscere i prof. che hanno respinto il vaccino anticipato

Camillo Langone

I docenti che nel 1931 si rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo dimostrano che non è impossibile coniugare accademia e rettitudine. Ma forse moralità e dignità negli atenei italiani sono estinte come il dodo

Furono 12, su 1.225, i professori universitari che nel 1931 si rifiutarono di giurare fedeltà al regime fascista. Qualcuno mi dica quanti sono stati i professori universitari che nel 2021 hanno rifiutato di ricevere il vaccino in anticipo, per non scavalcare vecchi e malati. Undici? Dieci? Nove? Ancor meno? Magari tre professori di filosofia morale, due di pedagogia sociale? Fatemeli conoscere, voglio inchinarmi al loro cospetto...

 

Ovviamente i no vax non contano, contano soltanto i docenti desiderosi di fare il vaccino però senza sottrarlo a persone più bisognose. I dodici eroi degli anni Trenta dimostrarono che, per quanto difficile, non è impossibile coniugare accademia e rettitudine. Se scoprissi che quest’anno nessun professore ha respinto lo schifosetto, stortignaccolo privilegio del vaccino anticipato dovrò dire che negli atenei italiani moralità e dignità sono estinte come il dodo dell’isola Maurizio. E che la definizione data nel 1909 da Gaetano Salvemini all’università di Napoli (“scuola superiore di mala vita”) merita di essere rispolverata ed estesa.


 

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).