Udienza del Santo Padre alla Curia Romana in occasione degli auguri natalizi (LaPresse)

Il nuovo clero costituzionale, che crede in Dossetti e Togliatti

Camillo Langone

Sempre o quasi sempre si è data a Cesare anche la parte di Dio. Viviamo tempi meno eccezionali di quanto si pensi

“Birbi, impostor!”: sono gli epiteti riservati al clero messi dal Porta in bocca a Cristo nella poesia “In occasione del solenne Te Deum che fu cantato dai preti per le vittorie di Napoleone”, rileggibile grazie alla nuova, coraggiosa, necessaria traduzione di Patrizia Valduga (Carlo Porta, “Poesie”, Einaudi). “Birbi, impostor!”: dunque l’odierna apostasia ecclesiastica è un nulla di nuovo sotto il sole, dunque viviamo tempi meno eccezionali di quanto si pensi. Sempre o quasi sempre il potere è stato incensato. Sempre o quasi sempre si è data a Cesare anche la parte di Dio. Certo lascia perplessi che oggi la perdita della fede in San Matteo, San Marco, San Luca e San Giovanni porti vescovi e arcivescovi, tutto il nuovo clero costituzionale, a credere, o a fingere di credere, in Dossetti e Togliatti (impressionante, sull’ultimo numero di “Civiltà cattolica”, firmato da padre Francesco Occhetta, l’atto di adorazione al vitello di carta partorito dai costituenti nel 1947). Ma non deve sorprendere né sconvolgere, è un meccanismo talmente trito che già nelle poesie del Porta venne liquidato in pochi versi. Ci si concentri piuttosto su una poesia molto più lunga e molto più bella, “La Ninetta del Verzee”, dedicata dal Porta a un’altra birba: che però vendeva del suo.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).