Il caso

A Napoli il centrodestra fa sparire Lupi dai manifesti dei comizi con Meloni

Salvatore Merlo

Per la campagna del candidato del centrodestra alla regione, Edmondo Cirielli, circolano questi manifesti magnifici: in cima la premier, sotto con un carattere più piccolo Tajani e Salvini, infine la formula metafisica: “Altri leader”. La destra unita, sì, ma in ordine decrescente di corpo tipografico

Meloni, Salvini, Tajani… e poi “altri leader del centrodestra”. Chi, Lupi? È come dire: “Beatles: Lennon, McCartney, Harrison e altri Beatles”. A Napoli, per la campagna di Edmondo Cirielli, circolano questi manifesti magnifici: in cima, in giallo gigante, la Meloni; sotto, un po’ più piccoli, Tajani e Salvini; infine, in corpo otto, la formula metafisica: “Altri leader”. Maurizio Lupi, assai sorpreso, ha chiesto spiegazioni e perfino di cambiare i manifesti. Non per vanità, ma per istinto di sopravvivenza: essere “altro leader” è come essere “altro invitato” a un matrimonio.

In Noi moderati, del resto, sospettano che Tajani stia facendo di tutto per cancellarli: si prende i loro parlamentari, i loro assessori, forse pure qualche sindaco come Brugnaro. Ma la verità, più che politica, è probabilmente grammaticale. Non c’è cattiveria, solo un caso acuto di analfabetismo funzionale di coalizione: la destra unita, sì — ma in ordine decrescente di corpo tipografico.

  • Salvatore Merlo
  • Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi universitaria in Inghilterra. Ho vinto alcuni dei principali premi giornalistici italiani, tra cui il Premiolino (2023) e il premio Biagio Agnes (2024) per la carta stampata. Giornalista parlamentare, responsabile del servizio politico e del sito web, lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.