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dichiarazioni choc
La propaganda del Cremlino sul crollo della Torre a Roma. La Farnesina: "Parole preoccupanti"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, attacca l'Italia dopo l'incidente della Torre dei Conti a Roma: "Se i soldi vanno in Ucraina l'Italia crollerà tutta, dall'economia alle torri". Dura la reazione delle opposizioni. Pd: "Convocare l'ambasciatore russo". Salvini: "Sicuramente non possiamo continuare a mandare soldi e armi all'Ucraina"
"Finchè il governo italiano continuerà a spendere inutilmente i soldi dei suoi contribuenti - per l'Ucraina - l'Italia crollerà tutta: dall'economia alle torri". Sono le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando su Telegram la notizia del crollo parziale della Torre dei Conti a Roma di questa mattina.
A seguito di queste dichiarazioni, la Farnesina ha convocato l'ambasciatore russo in Italia Alexey Paramonov per procedere con un richiamo formale.
Fonti della Farnesina definiscono le parole di Zakharova "squallide e preoccupanti". Aggiungendo che "confermano l'abisso di volgarità in cui è piombata la dirigenza di Mosca. A nessuno in Italia, proprio a nessuno, sarebbe mai venuto in mente di gioire, di speculare su un incidente, una tragedia in cui siamo ancora tutti coinvolti come popolo italiano. L'Italia ha sempre fatto e farà sempre il contrario: manterremo i nostri modi civili, la nostra educazione. Lo abbiamo fatto anche in questi mesi quando in Russia è stato attaccato un centro commerciale. Esprimeremo sempre e comunque solidarietà e amicizia per i più deboli, per chi è in difficoltà per chi è sotto attacco. Per questo appoggiamo il popolo ucraino", conclude la dichiarazione.
Molto meno netto nel condannare le parole della portavoce è il vicepremier leghista Matteo Salvini: “Soprattutto quando c'è un operaio ancora sotto le macerie e quando ci sono dei feriti, diciamo che bisogna star vicino ai soccorritori, portare silenzio e rispetto. Quindi, di politica estera parleremo da domani in avanti. Sicuramente mettere fine alla guerra fra Russia e Ucraina come proposto da Trump è una priorità e sicuramente non possiamo andare avanti per altri 50 anni a mandare soldi, armi in Ucraina, questo è fuori dubbio”
Un attacco così smaccatamente propagandista all'Italia che ha visto subito risposte dure anche da parte di tutte le forze politiche italiane dell'opposizione. "Zakharova è feccia, forse bisognerebbe capire cosa sono i russi, sono quelli che deportano i bambini ucraini in Russia, uccidono i civili, dicono queste cose su una tragedia. La Russia è un paese guidato da spietati assassini, che non danno valore alla vita", afferma il senatore Carlo Calenda. Mentre Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera e il segretario di +Europa Riccardo Magi chiedono di: "convocare immediatamente l'ambasciatore russo".
Per Pina Picierno, eurodeputata del Pd e vicepresidente del Parlamento europeo "è un attacco da manuale, cinico e calcolato, contro l'Italia e contro l'Europa. La Russia di Putin è oggi nostra nemica, perché combatte la libertà, la democrazia e i valori su cui si fonda l'Unione europea. Usare il dolore e il patrimonio storico di Roma per fare disinformazione è un gesto meschino che dimostra ancora una volta la natura tossica e aggressiva del regime russo. L'Italia non si farà intimidire da chi semina menzogne: continueremo a stare dalla parte della libertà e dell'Ucraina".
Mara Carfagna, segretaria di Noi Moderati, ricorda che questa è "l’ennesima indegna provocazione di Maria Zakharova" e che le sue parole "rappresentano il peggiore sciacallaggio". Non è infatti la prima volta che la portavoce attacca il nostro paese. A inizio anno, le dichiarazioni di Mattarella sulla stessa natura che accomunava l'invasione russa dell'Ucraina con le conquiste portare avanti dal Terzo Reich furono definite "criminali e inammissibili". Successivamente vennero aggiunti a una lista nera anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro della Difesa Guido Crosetto per essere "esempi di manifestazione di russofobia".
Arriva invece la solidarietà della Ue con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che a margine dell'incontro con i vertici di Coldiretti ci tiene a "esprimere un pensiero a una persona che sta lottando per la propria vita. I nostri pensieri sono con lui, e dobbiamo pensare a tutti coloro che stanno lottando per la propria vita".
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