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"Chiudere Ilva? Riondino è un polemista che non dà soluzioni", dice Calenda

L'attore e regista chiama in causa l'ex ministro dello Sviluppo economico sulla vendita ad Arcelor Mittal e le responsabilità di quell'accordo. "Bisogna sempre dire il peggio del peggio per fare notizia. Lui ha un pregio: può polemizzare senza mai portare soluzioni", è il commento del senatore

Nicolò Zambelli

"È semplicemente un polemista che non spiega qual è la soluzione". Rispondendo al Foglio, Carlo Calenda commenta le parole dell'attore Michele Riondino, che questa mattina in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno ha chiamato in causa il leader di Azione a proposito dell'ex Ilva di Taranto.

Parlando dell'accordo per la decarbonizzazione dell'acciaieria, l'attore ha detto di non aver "fiducia in alcun governo e in nessun partito". "Capiterà che domani – ha detto Riondino – quando questi accordi non verranno rispettati, noi ci lamenteremo col presidente del Consiglio di turno che dirà che la presidente Meloni ha fatto accordi sbagliati e ha calpestato la democrazia promettendo cose impossibili". E per avvalorare la sua tesi ha tirato in mezzo il leader di Azione ed ex ministro dello Sviluppo economico: "Un po’ come quando Calenda l’ha venduto ad ArcelorMittal. Ora chi può prendersela con Calenda?".
 

"Ora se la può prendere benissimo con Calenda. A parte che ha sbagliato di quattro anni la data di cessione a Mittal, avvenuta nel 2018 con la conferma del Movimento 5 stelle", risponde dunque il senatore a margine di una conferenza stampa alla Camera. Aggiungendo: "Ricordo che il piano di Mittal erano 4,2 miliardi di investimenti con un piano blindato alla conservazione di tutti i posti di lavoro e tutti i livelli occupazionali più un 1,8 miliardi di investimento solo sull'ambiente".
 

"Riondino – continua il leader di Azione – si dimentica di dire una cosa, sempre perché bisogna dire il peggio del peggio solo per fare notizia. Io ho fatto finanziare con 500 milioni la copertura dei parchi minerari e la copertura dei nastri che provocavano i wind eye a Taranto. Mi ricordo Riondino parlarne molto spesso. Poi quando non c'è stato più, non ne ha più parlato. La memoria selettiva è un fatto importante. Ma soprattutto questo è un paese in cui parla un sacco di gente, dicendo anche cose condivisibili, ma non arrivando mai alla soluzione".
 

Chiudere Ilva, come dice Riondino? "Si chiuda l'Ilva. Tanto ormai l'hanno chiusa, è morta dal momento che hanno fatto saltare quell'accordo. Quello che poi non si può fare però, e lo dico a Riondino, è dire dove si trovano i 15 miliardi per le bonifiche di Taranto e spiegare come si fa a mantenere il numero di occupati". Il senatore poi precisa: "Perché se poi la risposta a questa questione è che si tengono in cassa integrazione fino alla pensione a spese di operai, di infermieri, di medici, cioè della collettività, allora non è una soluzione tanto giusta". E conclude: "Però Riondino ha un privilegio, può sempre evitare di spiegare qual è la soluzione".

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