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il cambio

La deputata Naike Gruppioni lascia Italia Viva e passa a Fratelli d'Italia

Redazione

“Giorgia Meloni ha dimostrato di sapere interpretare, oggi più di chiunque altro, il ruolo di guida del centro politico italiano”, dice la parlamentare, che vede nel centrosinistra “troppa confusione e poca direzione”

La deputata Naike Gruppioni lascia Italia Viva e passa a Fratelli d'Italia. “Giorgia Meloni ha dimostrato di sapere interpretare, oggi più di chiunque altro, il ruolo di guida del centro politico italiano”, ha dichiarato in una intervista al Tempo. "La mia non è stata una scelta dettata dall'urgenza o dalla convenienza - ha spiegato - ma dal bisogno di tornare a vivere la politica come spirito di servizio. Ho riflettuto a lungo, in silenzio e con coscienza". Si tratta del terzo cambio di partito per la deputata e imprenditrice bolognese, che prima di trasferirsi nella forza centrista di Matteo Renzi era approdata in parlamento con Azione di Carlo Calenda. 

Nel partito della premier, ha proseguito Gruppioni, “ho trovato una comunità politica seria” e che “non ha rinnegato la propria storia, ma ha saputo aggiornarla”. Diversamente, per quanto riguarda Iv, “ho creduto sinceramente in un progetto che sapesse dare voce a un centro riformista e moderno. ma col tempo quella visione si è allontanata da ciò che sentivo mio”. Ma i problemi, per la neo deputata di Fdi, si estendono anche al resto del centrosinistra: “Credo che in questo momento ci sia troppa confusione e poca direzione”.

Non è il primo cambio di casacca a cui si assiste nell'area del (fu) Terzo polo. A settembre dell'anno scorso (come anticipato dal Foglio), il deputato Enrico Costa ha lasciato Azione per ritornare in Forza Italia. Il partito di Calenda è stato abbandonato anche dalle deputate Mariastella Gelmini e Mara Carfagna e poi dalla senatrice Giusy Versace, che insieme hanno poi presentato un nuovo progetto politico: “Centro Popolare”. Fino ad aprile, segnala uno studio di Openpolis, erano in tutto 9 i parlamentari passati dall’opposizione alla maggioranza (specialmente Forza Italia) all'interno di 59 cambi di gruppo complessivi avvenuti dall’inizio della legislatura. 

 

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