Milano. Il generale Vannacci, è ufficiale, si candida con la Lega, Salvini per il Nobel alla letteratura: il romanzo è “Resurrezione”. Dopo lungo corteggiamento ce l’ha fatta. Sogna già presentazioni di libri, a due, con il militare stivalone, impone la sua corsa in tutte le circoscrizioni, promette sanatorie (“l’idea la porto in Cdm”) per verandine abusive, bagnetto abusivo, scantinatello abusivo. A Milano, 25 aprile, si è vestito da “antifa”, dichiarato che “il governo è antifascista”, poi, qui, alla Fondazione Istituto dei ciechi, organi a canne, marmi e cera, l’annuncio di liberazione: Vannacci c’è e vede il treno che lo porta al sole, a Bruxelles. I leghisti, stanno già dietro la collina.
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