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La Situa

Come le elezioni europee influenzeranno lo scontro tra Meloni e Salvini

Claudio Cerasa

Dopo il voto europeo sul patto sui migranti le divisioni tra Fratelli d'Italia e Lega sono sempre più evidenti. Le due vie d'uscita della campagna del leader del Carroccio contro la presidente del Consiglio

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La notizia più importante della settimana politica è stata forse quella meno valorizzata. Mercoledì scorso, a Bruxelles, il Parlamento europeo ha votato per approvare una importante riforma europea (il patto sui migranti) e in quel passaggio qualcosa è andato storto per il governo. Fratelli d'Italia, insieme con Forza Italia, ha detto dì sì. La Lega, con orgoglio, ha detto di no e la riforma ha scelto di non votarla.

Nel merito: la destra più estrema accusa l'Europa di voler introdurre sul tema dei migranti delle soluzioni troppo progressiste, Salvini considera il pacchetto un cedimento eccessivo al Pse (l'opposto di quello che pensa il Pd, invece, che considerando la riforma troppo di destra ha scelto di votare no: meraviglie della politica) e alla fine dei conti la Lega ha di fatto sfiduciato un ministro (quello dell'Interno, Matteo Piantedosi) che è espressione della Lega (Piantedosi è stato il capo di gabinetto di Salvini nel 2018 ai tempi del Salvini ministro dell'Interno) che invece quella riforma europea l'ha contrattata, voluta e approvata.

Il quadro è interessante perché mostra un avvicinamento costante tra Forza Italia e Fratelli d'Italia (prove di partito unico? Chissà) e perché mette di fronte a Meloni un equilibrio che promette di ripetersi dopo il voto europeo dell'8 e del 9 giugno. Il partito della premier ha già scelto che darà il suo benestare al prossimo o alla prossima presidente della Commissione europea a prescindere dal fatto che questa Commissione possa essere sostenuta anche dagli odiati socialisti, la Lega ha già fatto capire che, nel caso in cui dovesse andare così, voterà ancora una volta in modo opposto al proprio presidente del Consiglio.

Lo spartiacque delle elezioni europee è chiaro, le divisioni sono già sul campo e la campagna di Salvini contro Meloni ha due vie d'uscita. Se porterà voti a Salvini, Salvini potrà salvarsi. Se toglierà voti a Salvini, possibile che Meloni giochi di sponda con i governatori della Lega per cercare di avere una nuova Lega. Magari anche con un nuovo leader. Tic tac.

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  • Claudio Cerasa Direttore
  • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.