Fabio Romito (Ansa)

Verso le amministrative

A Bari il centrodestra lancia Fabio Romito, leghista atipico con ciuffo alla Elvis

Gabriele De Campis

Il consigliere regionale sarà candidato sindaco. Fumata bianca dopo le riunioni di ieri nelle segreterie locali di Fratellli d'Italia e Forza Italia. In campo un "tridente" con il viceministro Sisto (FI) e il senatore meloniano Filippo Melchiorre. Il centrosinistra pensa a Colaianni per superare lo stallo

Trentasei anni, avvocato tributarista, docente universitario ma soprattutto leghista atipico, con un ciuffo alla Elvis, cresciuto nella cantera fittiana: Fabio Romito, consigliere regionale salviniano di 36 anni, è il candidato sindaco del centrodestra nella tempestosa campagna elettorale per il Comune di Bari. I conservatori così anticipano sul tempo la sinistra litigiosa (alla ricerca di una mediazione tra i due rivali in campo, Michele Laforgia e Vito Leccese, sul nome dell’ex parlamentare e accademico dossettiano Nicola Colaianni, sponsorizzato da Antonio Decaro e Nichi Vendola).

 

La fumata bianca con la sua indicazione è arrivata stamattina, dopo riunioni fiume nella serata di venerdì tra la segreteria del sottosegretario meloniano Marcello Gemmato e quella del viceministro forzista Francesco Paolo Sisto, con una condivisione delle responsabilità che i vertici pugliesi della coalizione hanno presentato usando la formula calcistica del “tridente”: Romito sarà il centravanti e a supportarlo ci saranno il senatore di Fdi Filippo Melchiorre e lo stesso Sisto. Il primo completerà l’offerta politica con un radicamento antico (è stato consigliere comunale ininterrottamente dal 1995 fino a pochi mesi fa), mentre il secondo porterà in dote le relazioni con il mondo forense e la borghesia più liberale, da sempre attenta al mondo berlusconiano. Romito aveva dato la disponibilità alla candidatura già a dicembre scorso, ed era anche stato acclamato nel congresso provinciale di FdI come “protagonista del rinnovamento”. Poi le trattative si erano arenate ed erano piovuti sul tavolo i nomi del magistrato Stefano Dambruoso, del console di Israele Luigi De Santis e dell'ex prefetto Antonella Bellomo.

 

Il via libera è arrivato con un documento sottoscritto dai coordinatori regionali e cittadini di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Udc e Liberali Riformisti-Nuovo Psi, dopo che la coalizione locale aveva ricevuto pieno mandato dai vertici romani: “Siamo profondamente fieri e orgogliosi di poter dire alla città di Bari che Fabio Romito è il candidato sindaco del centrodestra”. Viene definito “una figura giovane, ma  già con una lunga esperienza amministrativa”. Non a caso è stato - nelle varie sigle moderate del centrodestra - consigliere municipale, poi è passato in consiglio comunale e nel 2022 in consiglio regionale (subentrando a Davide Bellomo, eletto alla Camera), con le insegne del Carroccio. L’obiettivo ora è - scrivono Marcello Gemmato, Roberto Marti e Mauro D’Attis - “dare a Bari un governo della città forte, capace, competente, onesto, trasparente e all’insegna del rinnovamento. Da vent’anni la gestione del potere - con tutto ciò che di patologico ne deriva - è in mano a poche persone, pochi gruppi di potere che ormai hanno esaurito la propria spinta innovatrice e propositiva”.

 

La chiusa della nota è ancora di stampo pallonaro: “Il candidato sindaco rappresenta la Nazionale, non una squadra di club, e da oggi Fabio Romito non rappresenta una singola forza, ma l’intera coalizione”. Il bomber, quindi, i destri sperano sia Romito, con Sisto e Melchiorre nel ruolo dei suggeritori-fantasisti, mentre la coalizione inizierà nelle prossime ore a comporre le liste (ci sarà anche l'Udc dell'ex emilianista Massimo Cassano). Da indiscrezioni emerge che - come in altri comuni pugliesi - potrebbe non esserci sulla scheda il simbolo di Alberto da Giussano:  cederà il passo a un’altra denominazione più legata alla territorialità.

 

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