Antonio Tajani con dietro il logo di Forza Italia - foto Ansa

I dati Ipsos

Forza Italia supera di nuovo la Lega nei sondaggi

Redazione

Fratelli d'Italia resta il primo partito, il Pd va sopra il venti per cento. Cresce l'astensionismo, che ora supera il 50 per cento degli intervistati. Tutti i numeri in vista delle elezioni europee

Il Pd supera la soglia del venti per cento, mentre Forza Italia accelera ed effettua il sorpasso sulla Lega. Sono alcuni dei risultati dell'ultimo sondaggio Ipsos di Nando Pagnoncelli pubblicato sul Corriere dell Sera, che indica le intenzioni di voto in vista delle prossime elezioni europee dell'8 e del 9 giugno.

 

 Il sondaggio Ipsos di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera

 

Dopo un anno e mezzo di governo Meloni, Fratelli d'Italia si conferma ancora il primo partito: i dati dell'istituto lo danno saldamente in testa al 27,5 per cento, cresciuto di mezzo punto percentuale rispetto al mese precedente e di un punto e mezzo rispetto alle politiche del 2022. Restando nella maggioranza di governo, il sondaggio Ipsos rileva il sorpasso di Forza Italia sulla Lega: gli azzurri guadagnano mezzo punto percentuale rispetto al mese precedente, attestandosi all'8,7 per cento. Il Carroccio, al contrario, perde un 0,2 per cento e si ferma all'8. Appena trenta giorni fa i due alleati di governo erano dati entrambi all'8,2 per cento.
 

Al secondo posto della rilevazione Ipsos c'è invece il Partito democratico. Con un 20,5 per cento si conferma il primo partito d'opposizione e cresce di un punto percentuale rispetto all'ultimo sondaggio. Segue a ruota il Movimento 5 Stelle, che si attesta al 16,1 per cento e perde più di un punto rispetto al mese scorso, nonostante la vittoria della sua esponente alle elezioni regionali in Sardegna dello scorso 25 febbraio. Tra le opposizioni, poi, l'unico a crescere resta +Europa con un +0,2 per cento. Gli altri partiti, da Italia Viva (3,3 per cento, -0,1)  ad Azione (2,5 per cento, -0,5), passando per Alleanza Verdi e Sinistra (3,3 per cento -01), sono in calo.
 

Cresce, poi, l'astensionismo. Con un +3 per cento, la quota di elettori che ha espresso la volontà di non presentarsi alle urne o è incerto di non votare è superiore alla metà degli intervistati e raggiunge il 52 per cento. Si tratta di quattro punti percentuali in più rispetto alle elezioni europee del 2019, e del 13,5 per cento in più rispetto alla percentuale di elettori che non si è presentata alle urne per le politiche del 2022. 

Il gradimento del governo e dei leader

L'esecutivo guidato da Giorgia Meloni continua ad avere un alto indice di gradimento: secondo l'ultima rilevazione si attesta al 47 per cento, in crescita rispetto al mese precedente ma in calo se paragonato al periodo tra l'ottobre 2022 e il maggio 2023, dove arrivava a toccare quote del 51 per cento. Di un punto in più rispetto al gradimento del governo è l'indice di gradimento della premier Giorgia Meloni: si piazza al 48 per cento, in crescita rispetto allo scorso dicembre, ma in calo se paragonato al periodo del suo insediamento. Due tendenze che vanno a braccetto. 
 

Tra i leader di partito, il più apprezzato è Antonio Tajani con un indice di gradimento del 36 per cento. Segue Giuseppe Conte, che si piazza al 31 per cento. Terzo posto, poi, per Elly Schlein, al 27 per cento, e quarto invece per Matteo Salvini, al 24 per cento. Ultimo posto per il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che ottiene appena il 15 per cento, ed è preceduto da Carlo Calenda, che si ferma al 17 per cento. 

Di più su questi argomenti: