Regionali

Basilicata: si ritira Lacerenza, candidato di Pd e M5s. Calenda: "Dilettanti allo sbaraglio, suicidio politico"

Esplode l'alleanza Pd e M5s. Si ritira il candidato. Il leader di Azione dice al Foglio: "Fanno il gioco del centrodestra". Renzi appoggia Bardi. Conte si difende: "Lacerenza impallinato da gioco di correnti"

Pd e M5s perdono il loro candidato in Basilicata. Domenico Lacerenza ha annunciato il ritiro. Dopo aver costretto la prima scelta, Angelo Chiorazzo, a farsi da parte (era inviso al M5s) dopo aver chiesto inutilmente a Roberto Speranza di correre, dopo aver scelto Lacerenza (candidato che rilasciava interviste per dire “in verità non mi ha chiamato nessuno né il Pd né M5s”, Elly Schlein e Giuseppe Conte sono adesso senza candidato a poche settimane dalle elezioni regionali. C’è di più.

 

La scelta di Lacerenza era stata bocciata sia da Azione e Italia Viva che stavano guardando altrove. Italia viva di Renzi decide di sostenere il candidato di centrodestra Vito Bardi, l’uscente, Azione ragiona sulla candidatura di Pittella. Il primo a commentare il ritiro è proprio Carlo Calenda che al Foglio dice: “Pd e M5s sono dilettanti allo sbaraglio, è un suicidio politico. Io non ho nulla in comune con loro. Questo non è fare politica. In Basilicata ero rimasto al veto di Conte. Non ho più sentito Schlein. E’ chiaro che sono alleati del centrodestra”. Negli stessi minuti, in Piemonte, il Pd ha annunciato la candidatura di Gianna Pentenero, ma il M5s non ci sta e annuncia un ulteriore candidatura perché “il Pd ha cambiato metodo, ora un nostro candidato”. Giuseppe Conte si difende: "Lacerenza impallinnato da gioco di correnti". Il campo largo è in rovine

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