le dichiarazioni

Dossieraggio, Meloni: "Gravissime violazioni, la libertà di stampa non c'entra"

La premier commenta l'inchiesta della procura di Perugia parlando con i cronisti a Teramo. Con Tajani e Salvini si chiude oggi la campagna elettorale del presidente Marsilio

"Penso che sia francamente gravissimo che in Italia ci siano funzionari dello stato che hanno passato il loro tempo a violare la legge facendo verifiche sui cittadini a loro piacimento per poi passare queste informazioni alla stampa, particolarmente ad alcuni esponenti della stampa". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni interpellata dai cronisti a Teramo, dove si è recata nel pomeriggio per incontrare le aziende abruzzesi alla Camera di commercio. "Utilizzare così le banche dati pubbliche non c'entra niente con la libertà di stampa", ha aggiunto la presidente del Consiglio per poi concludere: "Vedremo che cosa ne verrà fuori, sentiremo domani le audizioni dei procuratori che hanno chiesto di essere auditi dalla commissione Antimafia". 

Dal governo anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha commentato la vicenda parlando con il Foglio. "In linea generale posso dire che l’acquisizione di dati sensibili dovrebbe essere sottoposta a controlli rigorosissimi. Come liberale, io antepongo la dignità e la privacy del cittadino a ogni altro valore, salvo i casi di necessità di tutela della sicurezza dello stato", ha detto il Guardasigilli al direttore del Foglio Claudio Cerasa. 

Meloni è in Abruzzo per l'ultima tappa della campagna elettorale prima del voto per le regionali di domenica. Sul palco insieme agli alleati di governo e vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, chiuderà la campagna elettorale di Marco Marsilio, attuale presidente di regione e sfidante di Luciano D'Amico, che ha l'appoggio del campo largo composto da Pd, M5S, Azione, Alleanza Verdi e Sinistra, Italia Viva e +Europa.

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