A Roma

L'Assemblea capitolina boccia la mozione per intitolare a Navalny la via dell'ambasciata russa

Gianluca De Rosa

I consiglieri capitolini non votano il documento presentato da Italia viva, passa invece la mozione del Pd per intestare al dissidente russo un'altra strada della capitale

La proposta era arrivata dai Radicali. In aula Giulio Cesare l'avevano fatta loro e trasformata in una mozione urgente da mettere al voto i consiglieri di Italia viva Valerio Casini e Francesca Leoncini: intitolare ad Alexei Navalny, il dissidente russo di 47 anni morto alcuni giorni fa in un carcere in Siberia, via Gaeta, la strada che ospita l'ambasciata russa in Italia. 

Dopo la grande fiaccolata unitaria di ieri in piazza del Campidoglio però l'assemblea capitolina però ha respinto il documento. A votare a favore, oltre ai due proponenti di Iv, anche i consiglieri di Azione e M5s (compresa l'ex sindaca Virginia Raggi), mentre Pd, FdI, Avs e Forza Italia hanno votato contro, scegliendo di optare per una soluzione diversa. Il Pd infatti ha presentato una sua mozione per intitolare a Navalny una via della città, ma non quella dove ha sede la rappresentanza diplomatica di Mosca. Il documento è stato approvato dall'Aula. "Peccato. Dopo la bella manifestazione unitaria di ieri tanti ci avevano detto che avrebbero votato la mozione, ma evidentemente hanno cambiato idea. Navalny si può ricordare altrove, ma non li. Senza disturbare il Cremlino, insomma", hanno commentato Casini e Leoncini.

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