La sfida a sinistra

Allarme rosso per le europee: il M5s ora è sopra al Pd nel sud

Pietro Guastamacchia

Un sondaggio interno dà i grillini sopra di 12 punti percentuali nel Mezzogiorno. Un cruccio per Schlein che teme anche il derby interno con il sindaco di Bari Antonio Decaro 

Bruxelles. Il Pd stringe sulle liste elettorali per le Europee e mercoledì Schlein ha chiamato a raccolta la segreteria dem per una riunione informale proprio sulle elezioni di giugno. I problemi maggiori arrivano da collegio dell’Italia meridionale dove dal territorio chiedono una strategia per arginare la valanga M5s. Un sondaggio interno infatti dà al sud il Pd poco sopra al 14 per cento ed il Movimento 5 stelle oltre il 26 per cento: in termini di eurodeputati un risultato simile si tradurrebbe in uno schiacciante 6 a 3.  
In casa Pd lavorano a riempire le tre poltrone a disposizione ma serve mettere d’accordo diverse correnti e, prima di tutto, serve capire cosa intenda fare Schlein. Una sua candidatura infatti cambierebbe gli equilibri della sua lista, e non per forza a favore dei nomi considerati più vicini a lei, come ad esempio quello di Sandro Ruotolo.


Se da un lato Schlein capolista potrebbe portare un punto percentuale in più allo stesso modo, i sondaggi mostrano anche una tendenza problematica: un’eventuale candidatura della segreteria cannibalizzarebbe i voti della sua area, levandoli in questo caso principalmente a Ruotolo ei spianando la strada a chi invece si porta qualche pacchetto di preferenze dai territori. E infatti il nome di Ruotolo “non è ancora certo” emerge dalla riunione di mercoledì mentre quasi sicuro è quello di Antonio Decaro. Vista l’esigenza di offrire un ticket uomo-donna, sul tavolo si fa strada l’ipotesi che Schelin si candidi come seconda a Decaro, ma su questa idea invece pesa il rischio di un eventuale sorpasso del pugliese sulla segretaria nella sfida alle preferenze. Rischio ben individuato da Matteo Renzi che ieri dal Riformista “candida” il barese alla segreteria Pd.


Se Schlein invece alla fine optasse per non presentarsi al sud il ticket più probabile sarebbe quello di Decaro-Picierno. L’eurodeputata dem campana infatti rimane comunque uno dei nomi più spendibili dei dem, in termini di esperienza europea, nel collegio dell’Italia meridionale. A quel punto con Decaro e Picierno come ticket d’apertura e senza una polarizzazione dei voti sulla segretaria, Ruotolo potrebbe fare il pieno dei voti di area Schlein e imporsi tra i tre eletti. La battaglia inoltre è resa più insidiosa dalla wild card De Luca. Il presidente di regione infatti ha fatto sapere di non voler correre e di non aver candidati ma De Luca ha ancora i numeri per mettere nei guai le scelte del Nazareno, specie se si delinea uno scenario in cui basta una manciata di voti per intestarsi la terza poltrona. Dal collegio Sud infine arriva un ultimo grattacapo per Schlein: Lello Topo.

L’ex sindaco di Villaricca ed ex deputato Pd si muove con agilità e vanta una strana convergenza che va da Speranza a Guerini (Topo è collaboratore della segreteria dell'ex ministro della Difesa) e intende spendersi in maniera chirurgica un pacchetto da 40 mila preferenze. Topo è in piena campagna elettorale nonostante sia arrivato dalla segreteria un niet apparentemente poco chiaro: segno che è arrivato il momento per Schlein di fare più chiarezza.

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