al parlamento europeo

Schlein porta a Strasburgo il caso Salis. Il botta e risposta con Meloni: "Lei è al governo"

Pietro Guastamacchia

La leader del Pd inscena un flash mob per l'italiana arrestata in Ungheria e accusa la premier, che risponde da Tokyo. Poi il dibattito all'Eurocamera, con i deputati del partito di Orban che attaccano la Salis: "Ha brutalmente aggredito dei cittadini ungheresi"

Sul caso Salis le accuse volano da Tokyo a Strasburgo. Dall’estremo oriente la premier Giorgia Meloni attacca la segretaria Pd, “se lei è più brava di noi allora saprà cosa fare”, e poco dopo dal Parlamento europeo arriva secca la risposta di Elly Schlein, “forse Meloni sarà confusa dal fuso orario del Giappone, visto che attacca l’opposizione ma si scorda che al governo c’è lei”. Il caso della maestra monzese trattenuta in carcere in Ungheria nel frattempo è atterrato all’Eurocamera con un dibattito in apertura di sessione chiesto dagli eurodeputati socialisti. Prima dell’inizio dei lavori in aula la delegazione Pd ha raddoppiato il carico inscenando un flash mob a cui, a sorpresa, si è presentata anche la segretaria Pd. "Riportiamo a casa Ilaria Salis" e "Le catene non sono degne dell'Europa" sono le frasi sui cartelli sorretti da Schlein e compagni.

“Il paese aspetta risposte da Meloni, del loro sdegno, del loro dolore, della sorpresa di cui ha parlato il ministro Nordio ieri Ilaria Salis e la sua famiglia non se ne fanno nulla", ha spiegato Schlein, reggendo un cartello in mano che chiedeva la liberazione di Ilaria Salis. Al flash mob ha partecipato anche la presidente del gruppo dei socialisti Ue, Iratxe Garcia Perez, presenza che conferma l’intesa speciale tra le due leader (già espressa nella sua intervista al Foglio). 

 



     

Sotto accusa dei democratici, la relazione speciale tra la premier italiana e l’alleato ungherese. “Difficile non pensare che dietro a questo silenzio di mesi non ci sia l'imbarazzo di Meloni per l’amico Orban”, ha punzecchiato Schlein, "visto che lo accoglie a braccia aperte nella famiglia dei Conservatori europei e questo ovviamente lo può fare perché alle sue braccia non ci sono le catene che abbiamo visto ai polsi di Ilaria Salis".

L’iniziativa dem ha fatto perdere la calma ai deputati ungheresi del partito di Orban che, esclusi dal dibattito in quanto non apparentati in un gruppo europeo (problema a cui Meloni si appresta appunto a dare una soluzione), si sono inventati una mozione d’ordine per agguantare il microfono e urlare: "Una cittadina italiana è stata arrestata a Budapest per aver brutalmente aggredito dei cittadini ungheresi e questa persona ora si sogna di accusarci di trovarsi in condizioni non degne?". A tuonare nel microfono in un ottimo italano è Eniko Gyori, eurodeputata ungherese di Fidesz che poi se la prende con il Parlamento europeo, accusato di “mettere in scena un processo contro l’Ungheria”. 
Ma anche dai banchi del governo italiano piovono critiche, per bocca del meloniano Pietro Fiocchi che accusa: "Il dibattito su Ilaria Salis non avrebbe dovuto neanche avere luogo, è solo un'occasione per l'opposizione per attaccare l'Italia e l'Ungheria, e lo dimostra la presenza della leader Pd qui a Strasburgo".

Chiuso il capitolo Salis la leader Pd non parte. La sua presenza all’Eurocamera si prolungherà fino a martedì pomeriggio per una serie di incontri, con la delegazione Pd stasera e con tutto il gruppo dei socialisti domani mattina. In serata l’incontro con i colleghi Pd si tiene a una porta di distanza dalla sala in cui il commissario Paolo Gentiloni risponderà alle domande degli eurodeputati sulla situazione dei vari Pnrr degli stati membri. Se tra i due è previsto un incontro però è impossibile saperlo, dal team della segreteria solo bocche cucite: “Elly ha una cena di lavoro”, spiegano, per poi dileguarsi nel centro storico della capitale alsaziana.

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