La bagarre politica

Caso Salis, Salvini: "Non vorrei fosse la maestra di mia figlia". E Schlein: "Lui non dovrebbe fare il ministro"

Redazione

Il Carroccio attacca: "Nel 2017 Salis aggredì un nostro gazebo a Monza". Ma il legale della maestra detenuta in Ungheria smentisce: "C'è una sentenza di assoluzione"

Sul caso Salis scoppia la bagarre politica. A farla deflagrare un intervento del vicepremier leghista Matteo Salvini. "Le immagini di Ilaria Salis incatenata in tribunale sono scioccanti", premette Salvini su X. Ma è, appunto, solo una premessa, dopo la quale il vicepremier parte all'attacco: "Certo - scrive - è sorprendente che lei sia stata presente in occasione di manifestazioni violente, a Budapest come a Monza nel 2017 quando venne distrutto un gazebo della Lega. Mi permetto di dire che non sarei felice se Salis fosse l’insegnante di mia figlia".

 

L'accusa della Lega alla maestra detenuta in Ungheria riporta al 2017, quando un gruppo di esponenti dei centri sociali aggredì due militanti leghiste a un Gazebo a Monza. In mattinata - attraverso l'ufficio stampa dello stesso Salvini - l'avvocato di una delle militanti del Carroccio aggredite nel 2017, Roberto Zingari, fa sapere che "farà di tutto per fare piena luce su quell'episodio di gravissima violenza politica".

Intanto la sortita del vicepremier leghista scatena subito la reazione delle opposizioni. La prima a intervenire è la segretaria del Pd Elly Schlein: "La Lega - dice la segretaria del Pd - anziché battersi per non vedere calpestata la dignità di una cittadina italiana si mette a rovistare nel suo passato, ancora prima che sia pronunciata sentenza ha già deciso la colpevolezza, e mette altre catene ai polsi e alle caviglie di Ilaria Salis richiamando accuse su cui è già stata assolta. In questa nostalgia di Medioevo dove sparisce la presunzione di innocenza Salvini si spinge ad affermazioni di un paternalismo insopportabile, ma se sostiene che chi è accusato di lesioni non possa fare la maestra allora viene da chiedergli come possa, chi è accusato di sequestro di persona, fare il ministro”

 

Contro Salvini e l'avvocato leghista Zingari sulla vicenda Salis interviene, dai microfoni di radio Capital, anche il legale della maestra detenuta in Ungheria, Eugenio Losco: "Sul caso che ha citato Salvini c'è una sentenza di assoluzione, quindi sono tutte imprecisioni e tutte falsità. Fra l'altro le due militanti della Lega sono state sentite come testimoni, come anche il segretario cittadino di Monza, sono informati dei fatti e non si sono costituiti parte civile nel processo. E' solo propaganda". 

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