divisi alle europee

La risposta di Metsola al summit sovranista di Salvini: "Sto con le forze pro Ue. Sono in Italia per unire"

Redazione

Il governo spaccato sull'Ue. Il vicepremier leghista attacca la presidente dell'Europarlamento, che domani sarà a Roma, su invito di Meloni. "Mi interessa solo portare le persone al voto. Continueremo a lavorare con le forze europeiste anche nel prossimo Parlamento"

"Quanto detto da Matteo Salvini non l'ho preso come una critica. Ho ottimi rapporti con tutti gli europarlamentari italiani di tutti gli schieramenti politici". La campagna elettorale per le europee 2024 è ufficialmente iniziata. Nella giornata di ieri il leader della Lega ha duramente attaccato, sui social, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, accusandola di "favorire gli inciuci" tra destra e sinistra "che hanno portato l’Europa ai problemi di oggi". Ma a gettare acqua sul fuoco è la diretta interessata in un'intervista al Corriere della Sera: "Ho grande rispetto per il lavoro che svolgono (gli europarlamentari, ndr), possiamo non essere sempre d’accordo su tutto, ma questo rispetto per me è sacrosanto. Perché sono stati eletti dai cittadini italiani. Quello che mi interessa, dice la numero uno del parlamento Ue, è "di portare quanta più gente possibile al voto. Continueremo a lavorare con le forze pro europee anche nel prossimo Parlamento, sarà più difficile ma tanto più importante".

   

  

Metsola, 44 anni maltese, sarà in visita domani a Roma su invito della premier Giorgia Meloni, che sugli attacchi dell'alleato di governo non ha ancora commentato. "Vengo in Italia con il messaggio di unire le persone, di avvicinare l’Europa ai cittadini, che è quello che tutti vogliamo – continua la presidente –. Sono qui per ascoltare, perché capisco le frustrazioni dei cittadini in alcuni dei nostri processi decisionali, voglio essere onesta su dove abbiamo fatto bene e dove possiamo fare meglio, e soprattutto voglio aiutare a trovare soluzioni costruttive". Una risposta che smorza qualsiasi scontro diretto, forse proprio in ottica della visita istituzionale delle prossime 24 ore. Metsola domenica è stata a Caserta come prima tappa per il suo tour istituzionale in Italia per la campagna elettorale aveva rilanciato la volontà di creare "una maggioranza forte che lavora insieme. Quando andremo alle elezioni a giugno, ai cittadini dobbiamo proporre una scelta pro-europeista che va avanti per i cinque anni che vengono". Dichiarazioni che rispondevano alla kermesse sovranista di Salvini a Firenze e per le quali si è detta "ottimista", ma che le sono costate l'attacco del leader della Lega. In vista delle Europee, infatti, il governo si divide proprio sull'Europa. Da una parte il leader della Lega punta il dito contro banchieri, burocrati e l'Unione europea, dall'altra il ministro meloniano Francesco Lollobrigida e i colonnelli di Forza Italia che prendono le distanze dai toni di Salvini e dagli alleati del Carroccio in Europa. Quando l'altro vicepremier, l'azzurro Antonio Tajani, ha visto i video di Salvini che abbraccia Tino Chrupalla, il presidente dell'Afd, partito politico tedesco di estrema destra, con i militanti più fedeli avrebbe detto “non commento, fa compassione”.

  

Allacciandosi alle parole di Meloni pronunciate durante lo scherzo telefonico dei due comici russi, e in risposta anche alle lunghe dichiarazioni contro il sostegno all'Ucraina pronunciate dagli alleati di Salvini a Firenze, Metsola si dice "preoccupata" per la "fatica" dei paesi europei nell'appoggio al paese invaso: "Per l'Europa è intanto una sfida finanziaria enorme, che si aggiunge allo sforzo del Next Generation Eu. Tuttavia all'inizio abbiamo promesso che avremmo sostenuto Kiev per tutto il tempo necessario e ora dobbiamo mantenere quella promessa". Come presidente del parlamento Ue ha detto che "non farà concessioni a Putin" nella speranza che quest'anno sia l'anno giusto per prendere la decisione di aprire le "trattative di adesione" dell'Ucraina all'Unione.

 

Nel resto dell'intervista, la presidente dell'Europarlamento si concentra sul tema dell'immigrazione: "L'errore fatto nelle passate campagne elettorali su questo tema è che non ne abbiamo veramente mai discusso, perché facendolo temevamo di perdere quel centro europeo che è così fragile. La mia risposta a ogni populismo è una legge completa ed equilibrata nel definire ciò di cui la nostra società ha bisogno e stabilire il principio che nessuno dev'essere lasciato da solo". E sull'accordo con l'Albania spiega come soluzioni di questo tipo siano da "tenere in considerazione" se aiutano i "paesi del mediterraneo ad alleviare la pressione migratoria", ma dal punto di vista dell'istituzione che rappresenta ha detto che saranno "vigili" sul rispetto dei diritti dei migranti.