Epilogo

Azione passerà al gruppo Misto in Senato: "Divorzio consensuale"

Addio alla coalizione con Italia viva, le strade di Renzi e Calenda si dividono definitivamente: lo conferma il presidente Ignazio La Russa

Da oggi il Terzo Polo non esiste più, le strade di Italia viva e Azione si dividono. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha annunciato "un'intesa" per lo scioglimento del gruppo al Senato: "Azione, apprezzate le circostanze, emigra nel gruppo Misto". Nelle scorse settimane i due partiti hanno annunciato la separazione anche alla Camera, senza particolari trascichi (sebbene la separazione debba ancora compiersi in via ufficiale). Ma al Senato il "divorzio" è risultato più complicato, oltre che per le ormai insanabili divergenze politiche, anche per via del fatto che ad Azione è sempre mancato il numero necessario di senatori eletti (devono essere sei) per poter costituire un gruppo a sé. 

Oggi la vicenda ha trovato finalmente il suo epilogo, l'approdo dei calendiani nel gruppo Misto (con tutte le conseguenze del caso, tra cui una perdita di risorse), dopo i ripetuti tentativi di mediazione tentati da La Russa in queste settimane. "Tutte le condizioni che accompagnano questi passaggi saranno esaminate nell'imminente, forse domani stesso, riunione del Consiglio di presidenza" ha concluso La Russa al termine della seduta istituita proprio per sciogliere gli ultimi nodi.

I senatori di Italia Viva, invece, continueranno a utilizzare il gruppo creato a inizio legislatura. "Se Dio vuole, habemus Papam", ha commentato il leader di Azione Carlo Calenda. E a chi chiedeva chi ha vinto e chi ha perso, l'ex ministro ha risposto: "Non mi interessa proprio questo argomento". "L'accordo raggiunto per la separazione dei gruppi con Italia viva è pienamente soddisfacente. Ringraziamo la giunta e il presidente per il lavoro fatto", si legge in una nota diffusa da Azione poco dopo. "Avevamo chiesto di fermare escamotage come i tentativi di cambiamenti di nome fatti senza le necessarie maggioranze. E così è avvenuto. Ora speriamo che la vicenda si chiuda anche alla Camera nei tempi più' brevi possibili". 

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