Ansa

Marta Fascina: "Non ho superato il lutto ma tornerò alla Camera per la legge di Bilancio"

Redazione

La compagna dell'ex premier racconta al Corriere i mesi difficili dalla morte del Cav. ma si dice pronta a tornare in Parlamento. "La notizia di mie influenze su Berlusconi è così ridicola che non merita una smentita"

In un'intervista al Corriere della Sera, la prima dalla morte del compagno ex premier Silvio Berlusconi, Marta Fascina ha annunciato che tornerà in Parlamento "per onorare il mandato ricevuto", precisando che lo farà "sicuramente prima delle votazioni della legge di Bilancio, che è la legge più importante". La decisione arriva dopo quattro mesi di silenzio che la deputata ha definito "di strazio e tristezza", spiegando di non aver ancora superato il lutto per "il vuoto incolmabile" lasciato dall'amato Cavaliere. La chiamata al seggio era arrivata un mese fa dal fratello del presidente Paolo Berlusconi su cui la Fascina dice "Paolo mi vuole un gran bene e le sue parole denotavano solo una sincera preoccupazione per il mio stato d'animo. So bene che grava su di me una grande responsabilità nei confronti degli italiani che mi hanno votata". La deputata in quota Forza Italia spiega la sua decisione di entrare in politica come gesto "per amore del mio Silvio e naturalmente condividendo e naturalmente condividendo appieno la sua visione della società e del mondo. Continuerò a lavorare, come deputato, nel solco degli insegnamenti e delle volontà che ci ha lasciato. Una missione che Forza Italia non appalterà ad altri soggetti politici; il centro è solo Forza Italia, anima fondatrice del centrodestra, perno del governo ed in generale dell’intero assetto politico italiano. Senza Silvio Berlusconi non sarebbe mai esistito e non esisterebbe in futuro il centrodestra in Italia”.

   

E alle accuse di una sua eccessiva influenza sul Cav., mosse anonimamente da alcuni esponenti FI ai microfoni di Report, risponde: “È stato coinvolto un presunto parlamentare di Forza Italia per dichiarare falsità e gettare fango su un’intera comunità politica. Penso che le interessate fonti della trasmissione non abbiano danneggiato solo me, ma la memoria del presidente e quella che dovrebbe essere la nostra comune casa politica. Chi ha conosciuto Silvio Berlusconi sa bene che ascoltava tutti, con umiltà, salvo decidere in piena autonomia. Dunque, la notizia di presunte mie influenze sul presidente è talmente ridicola che non meriterebbe neppure una smentita”. E riguardo la perdita del comapagno aggiunge: “È il mondo intero ad aver perso un uomo straordinario, un grande statista, il capo di governo italiano più longevo nonché leader di G7 e G8, il fondatore del centrodestra, colui che ha impedito nel 1994 ai comunisti di arrivare al potere. Io invece ho perso l’uomo della mia vita, colui che mi ha regalato incondizionatamente e quotidianamente gioia e amore". 

Sulle attività del partito le cui redini sono oramai nelle mani del ministro degli Esteri Antonio Tajani dice "si sta seguendo quanto previsto dalle norme statutarie. Il momento è delicato per un partito che è stato concepito a immagine e somiglianza del suo fondatore. Ma anche il costante ritorno in Forza Italia di personalità che hanno condiviso con il presidente buona parte del loro percorso politico ci fa ben sperare e ci dà il senso di un partito che, sempre nel solco berlusconiano, si apre e attrae". Rispetto all'operato della premier Meloni, Fascina esprime un giudizio positivo per "un governo dalla chiara impronta politica che sta ben operando con responsabilità, serietà e prudenza", aggiungendo che nutre "sincera sitma per il presidente Meloni, come donna, come politico, come premier". Ed esprime la sua "totale ed affettuosa vicinanza" alla premier dopo la separazione dal compagno Andrea Giambruno.