(foto Ansa)

Il caso

Rosato lascia Iv? Lui: “Alla festa del partito non vado. Decidete voi che significa”

Luca Roberto

Dopo l'addio di Bonetti, anche il deputato è dato tra gli uscenti, in direzione Calenda. Pesa il fallimento del progetto Terzo polo. E tra i renziani il suo addio è dato per scontato

Per dirla con le parole di un parlamentare di Italia viva, “l’uscita di Rosato dal partito è come quelle notizie di borsa che vengono metabolizzate anzitempo. Quando si verificherà davvero, nessuno gli darà più tanta importanza, visto quanto è data per scontata”. E quindi alla fine Ettore Rosato che fa, lascia Renzi per accasarsi con Calenda? “Non confermo e non smentisco. Semplicemente, non parlo”, dice lui al Foglio. Ma è chiaro che la sua assenza alla festa di Italia viva, in corso a Santa Severa fino a domenica, ha fornito qualche elemento in più per ritenere l’uscita molto vicina. “E’ vero, non ci vado. Questo è l’unico dato di fatto. Decidete voi come interpretarla. Traetene voi le conseguenze”, aggiunge ancora Rosato, sibillino. Non certo fugando i dubbi che circolano in queste ore.

Ufficialmente, l’ex presidente di Italia viva, in rotta con Renzi da alcuni mesi, cioè almeno da quando è naufragato il progetto del Terzo polo, non ha in programma annunci da qui alle prossime ore. “Non mi cercate, su questa vicenda non ho intenzione di dire alcunché”. E però all’interno della comunità renziana sono abbastanza convinti che il passaggio sia segnato, non ci sia spazio per ripensamenti. E che dopo l’ex ministra Elena Bonetti, che ha lasciato il partito non più tardi di cinque giorni fa, lo stesso possa fare anche Rosato nelle prossime ore. Anche se le tempistiche non convincono. Perché, è il ragionamento che si fanno dalle parti di Iv, per esempio non hanno annunciato il passo indietro insieme?

 

L’altro tema è: andarsene, ok, ma dove? Perché durante l’estate il grande tormentone è stato: entrerà in Forza Italia o in Azione? Certo, il precedente di Bonetti è significativo: la deputata quando ha annunciato che non seguirà l’esperienza de “Il Centro”, il brand con il quale Italia viva si presenterà alle prossime elezioni europee, ha pure detto di voler far ticket con Calenda. In pratica esserle la numero due. E in effetti Calenda è da tempi non sospetti che ha individuato nella già titolare del ministero della Famiglia una delle esponenti che più si adattano al suo progetto politico, con cui per altro ha pure un ottimo rapporto personale. Quando ironizzava sul Renzi d’Arabia, individuava lei come sua degna sostituta: “Perché non lasci il posto di leader a Elena?”, chiedeva all’ex premier.

 

Rosato ha più o meno le stesse ragioni della collega fuoriuscita. I compagni di partito (per ora) lo descrivono come malmostoso. Non ha digerito la venuta meno del progetto del Terzo polo. Su cui, come Bonetti, aveva investito tutte le sue energie. A rischio di compromettere il rapporto con Renzi. Ma mentre Bonetti ha fatto prevalere questioni personali, lui non si è più fidato di Matteo da un punto di vista di scelte politiche. Prima ha dovuto accettare che il ruolo di nuovo coordinatore del partito finisse nelle mani di Raffaella Paita. Poi, quando s’è capito che il grande centro stava esplodendo, s’è visto sfuggire dalle mani un ruolo da coordinatore del partito unico. Si capisce perché a luglio abbia rifiutato in polemica un ruolo da membro del comitato che avrebbe dovuto scrivere le regole del congresso di Iv.

Solo all’inizio di settembre, ancora, l’ex presidente di Italia viva chiedeva pubblicamente ai due leader del centro di ripensarci, di sedersi attorno a un tavolo per provare a ricucire. Un paio di giorni fa ha sposato appieno le parole di Stephane Sejourné, capogruppo di Renew Europe al Parlamento europeo, in cui il francese chiedeva ai leader dei due partiti di deporre le armi, perché “il Terzo polo era una buona intuizione”. Il passaggio a Forza Italia, tanto chiacchierato, mal si concilia con l’assegnazione delle ultime commissioni parlamentari, avvenute nel corso di questa settimana. Finirà dentro Azione ancor prima che finisca la festa di Italia viva, domani sera? “Non faccio annunci. Leggetela come volete”. Tanto dentro al partito tutti la danno ormai come una non notizia.

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