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Una licenza in regalo per raddoppiare l'offerta? "Mah". I tassisti scettici sulla proposta del Terzo polo

I tassisti commentano la proposta di legge presentata questa mattina. Giro tra chi s'indigna - "E poi con 5 mila licenze in più la mia quanto vale? - e chi nega il problema: "Le file non ci sono più"

Giorgio Caruso

Come si risolve il problema delle lunghe e infinite code in attesa di un taxi nella grandi città? Con "un approccio liberale e riformista", dichiarava questa mattina Luigi Marrattin, deputato di Azione-Iv, durante una conferenza stampa alla Camera durante la quale il Terzo polo ha lanciato la sua proposta. Consiste in questo: regalare una seconda licenza jolly ad ogni tassista che naturalmente dovrà essere rivenduta entro due anni, così da raddoppiare l'offerta.


"Se lei mette altre 5 mila licenze quanto vale questa licenza?" E' la domanda che si sono fatti diversi tassisti intervistati questa mattina su questa proposta di legge. "Non credo che possa raggiungere qualcosa di buono" dice un altro tassista che poi aggiunge: "il vero problema di Roma non è la mancanza di taxi in giro per la Capitale, ma i mezzi pubblici che non funzionano". Ma c'è anche chi nega proprio l'esistenza del probela: "I disagi sono durati due mesi perché c'è stato un flusso di turismo assurdo, mai visto neppure prima del Covid, adesso invece cominciamo a stare fermi nei posteggi, se mettono più licenze nei momenti in cui non si lavora che facciamo?" si domanda un tassista. 

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