(foto Ansa)

Dopo il servizio di Report

Santanchè: "Dimettermi? Su cosa?" Ma le opposizioni provano a muoversi compatte

Redazione

Il M5s chiede di anticipare l'intervento in Aula della ministra. Intanto il Pd prepara un'interrogazione dettagliata. E anche Calenda paventa le dimissioni. Ma il rischio è quello di ricompattare la maggioranza

“Dimettermi? Su cosa? Andiamo dietro a Report? Risponderò su tutto, sono 23 anni che faccio politica, ci ho sempre messo la faccia. Non abbiate preoccupazioni e aspettate serenamente”. Daniela Santanchè – intercettata questa mattina a margine di un evento a Milano – ostenta tranquillità, ma il caso scoperchiato dal servizio di Report sulla gestione di due aziende riconducibili all’attuale vertice del Turismo agita la maggioranza. Dopo l’insistente richiesta di riferire in Parlamento da parte delle opposizioni e non solo (alcune voci si sono levate anche dalle fila della Lega e di Forza Italia), Santanchè dice di “non vedere l’ora di essere sui banchi del Senato”. Accadrà verosimilmente la prossima settimana, visto il ponte romano – e le inevitabili sedie vuote – fra giovedì e venerdì. Il caso, al di là della dimensione giudiziaria, è a tutti gli effetti diventato un’arma politica: è iniziata quella “partita a scacchi con il governo”, così definita dal capogruppo pd Francesco Boccia, per mettere all’angolo la ministra e, in questo modo, colpire l’esecutivo.

L’ambizione da parte dei dem è radunare le opposizioni attorno al “caso Santanchè”. Le richieste di dimissioni, d’altronde, non sono arrivate soltanto da esponenti del Pd: al coro si è aggiunto anche il leader di Azione, Carlo Calenda (“Se lei non dà spiegazioni sufficienti, si deve dimettere”), con Giuseppe Conte che afferma come “altri ministri si sono dimessi per meno”.

Si studiano allora i prossimi passi da compiere: il primo sarà l’interrogazione di Antonio Misiani, responsabile dem per lo Sviluppo economico. Ma la mossa su cui si arrovella il centrosinistra è la possibilità di presentare una mozione di sfiducia nei confronti della titolare al Turismo: un possibile “scacco matto”, con il rischio però di ricompattare la maggioranza attorno alla ministra, rovinando così il lavoro di puntellamento fatto sinora. Santanchè rassicura: “Mi sembra che la maggioranza sia non solo compatta, ma più compatta. Dovete cercare altre cose”. E la stessa Elly Schlein mette le mani avanti: “Un passo alla volta, intanto venga a riferire, ascoltiamo cosa ha da dire”.

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