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La visita

Mattarella in Emilia-Romagna: "Non sarete soli nella ricostruzione"

Redazione

Il capo dello stato incontra volontari e sindaci delle zone colpite dal maltempo: ad accoglierlo il governatore Stefano Bonaccini. "Territorio fondamentale per l'Italia, ci sarà consenso e appoggio costante: ce la farete con l'aiuto di tutti"

"L'Italia vi è vicino e non sarete soli nella ricostruzione che deve essere veloce". Sergio Matterella è in visita nelle zone colpite dal maltempo in Emilia-Romagna, per incontrare i volontari che hanno lavorato durante l'emergenza e i sindaci di numerosi comuni della zona. L'itinerario del capo dello stato è partito da Modigliana, dove ad accoglierlo c'erano il presidente della Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il sindaco Giancarlo Jader Dardi. Il programma ha previsto poi un passaggio a Forlì, quindi nel pomeriggio le tappe di Cesena, Lugo, Ravenna arrivando così a Faenza, destinazione finale.

"So che ce la farete con l'aiuto dello stato, del governo, so che ce la farete perchè questa è la volontà di queste contrade", ha detto il presidente della Repubblica parlando nella città di Forlì. "Quello che vorrei dirvi che tutta l'Italia vi è vicino e non sarete soli in questa opera importante che deve essere veloce. Questo territorio è un elemento importantissimo, fondamentale per la vita dell'Italia: lo è per la sua economia, per la sua storia", ha poi proseguito davanti a centinaia di persone con il tricolore. "Potete esser certi, vi sarà tutto il consenso e l'appoggio costante. Non soltanto in questi giorni, ma anche nel prosieguo, perché questo è un lavoro da fare velocemente, e richiederà molto sforzo, richiederà impegno. Ma in questo non sarete soli".

In precedenza, erano già arrivati i ringraziamenti del governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: "Credo sia un bellissimo messaggio verso la gente e le popolazioni perché il presidente della Repubblica gode di stima, di rispetto, per tutto quello che ha saputo dimostrare e sta dimostrando". Sempre Mattarella ha poi annunciato che le somme del Premio Paolo VI, consegnatogli da Papa Francesco, saranno devolute alla Comunità Giovanni XXIII e alle sue case di accoglienza colpite dalle alluvioni.