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Il voto nelle città: ballottaggi da Ancona a Vicenza, primo turno in Sicilia e Sardegna

Redazione

Si vota per il secondo turno in 41 centri, tra cui Brindisi, Massa, Pisa, Siena e Terni. Anche 128 città siciliane sono chiamate a rinnovare le amministrazioni. Tra queste Catania, dove la premier Meloni ha deciso di chiudere la campagna elettorale contro il campo largo di Pd e M5s. Mentre i comuni sardi coinvolti sono 39

Nelle giornate di domenica 28 e lunedì 29 maggio si vota in molte città d'Italia per il secondo turno delle elezioni amministrative. I ballottaggi più importanti sono quelli nei capoluoghi: Ancona, soprattutto, e poi Brindisi, Massa, Pisa, Siena, Vicenza e Terni. Complessivamente, urne aperte per il secondo turno in 41 città. 

Sarà un weekend elettorale anche per la Sicilia, ma in questo caso per il primo turno. Tra i 128 comuni interessati, anche quattro capoluoghi di provincia: Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani.

Due settimane fa, era stato il centrodestra ad affermarsi, pur senza stravincere. In particolare, tra i comuni capoluogo è finita 4-2: la coalizione di governo ha strappato Latina al centrosinistra e vinto anche a Imperia, Treviso e Sondrio. I dem invece hanno ottenuto Brescia e Teramo (con il M5s). 
 

Ancona

È l'unico capoluogo di regione chiamato a rinnovare l'amministrazione (sindaca uscente è Valeria Mancinelli, eletta dal centrosinista). Il ballottaggio si giocherà tra il candidato di centrodestra Daniele Silvetti, che al primo turno ha registrato il 45,11 per cento, e la compagine di centrosinistra (di cui fanno parte Pd, Azione e Italia viva) guidata da Ida Simonella: 41,28 per cento il risultato di due domeniche fa.

Nessuna indicazione di voto ufficiale è arrivata dagli schieramenti, e dai candidati, esclusi dal secondo turno: si tratta degli esponenti civici Francesco Rubini, che aveva ottenuto il 6,11 per cento, Marco Battino (2,18 per cento) e il candidato M5s Enrico Sparapani (3,64 per cento).

A chiudere la campagna elettorale insieme a Ida Simonella c'era la segretaria del Pd Elly Schlein, mentre in sostegno di Daniele Silvetti si è presentato il ministro dello Sport Andrea Abodi.

 

Brindisi

La contesa in Puglia riguarderà Giuseppe Marchionna del centrodestra (44 per cento al primo turno) e Roberto Fusco (33,32 per cento), espressione del M5s - con Giuseppe Conte che si è fatto vedere in città - e sostenuto anche dal Pd, in una riedizione locale del fu campo largo. 

Per il ballottaggio non ci sono stati apparentamenti ufficiali, ma sarà decisivo il voto di chi al primo turno aveva scelto il civico Paquale Luperti (12,54 per cento) o il sindaco uscente di posizione ambientalista Riccardo Rossi (10,14 per cento, grazie a una lista civica e a Sinistra italiana - Verdi)
 

Massa

La sfida sarà tra Francesco Persiani, rappresentante di un centrodestra che al primo turno ha fatto a meno di FdI (che sosteneva Marco Guidi, si è fermato appena sotto il 20 per cento). Per Persiani, il 35,42 per cento dei consensi. Contro di lui Romolo Enzo Ricci, a un soffio dal 30 per cento, con un centrosinistra senza pentastellati (fermi al primo turno con poco più del 5 per cento con Daniela Bennati, candidata insieme a Unione Popolare).  Niente apparentamenti nemmeno qui, ma è chiaro che molto dipenderà dalla scelta di chi due settimane fa aveva votato per Guidi. 

 

Pisa

Un po' diversa è la situazione nel comune pisano. Anche qui la città era guidata dal centrodestra, il cui candidato e sindaco uscente Michele Conti ha sfiorato il successo al primo turno. Ha preso il 49,96 per cento, a una manciata di voti dall'elezione. Lo insegue Paolo Martinelli, per il centrosinistra, che parte dal suo 41,12 per cento ed è sostenuto da un'alleanza che in questo caso vede insieme grillini e Pd. Francesco Auletta, che con la coalizione "Diritti in comune" ha raccolto il 6,73 per cento, non ha formalizzato alcun apparentamento con chi ha avuto accesso al ballottaggio. Mentre il candidato del Terzo Polo Rita Marotti (al primo turno ha raccolto l'1,34 per cento dei voti) ha espresso una preferenza per il candidato di centrosinistra.

 

Siena

Nella città del Palio, che è attualmente guidata dal centrodestra, se la vedranno Fabio Nicoletti e Anna Ferretti. Il primo, sostenuto da Lega, FI e FdI, è avanti con il 30,51 per cento del primo turno, mentre la candidata progressista è al 28,7 per cento (senza M5s). Nessun apparentamento ufficiale da parte degli altri candidati in corsa il 14-15 maggio: Fabio Pacciani che ha riscosso il 22,65 per cento, Massimo Castagnini con il 7,19 per cento e Emanuele Montomoli con il 6,79 per cento, mentre Daniela Boldrini del M5s ha ottenuto appena l',159 per cento. La partita è aperta. 

 

Terni

Il ballottaggio riguarderà Orlando Masselli (Lega, FI, FdI e liste civiche) che parte dal 35,81 per cento e Stefano Bandecchi di Alternativa Popolare (è anche il presidente della Ternana, la squadra di calcio locale), che ha registrato il 28,14 per cento e spera di ribaltare il risultato, sfondando al centro. 

Nel comune umbro non sono arrivate indicazioni di voto da parte degli altri candidati in lizza due settimane fa, i cui voti saranno tuttavia decisivi. Il candidato Pd Jose Maria Kenny aveva infatti ottenuto il 21,94 per cento mentre Claudio Fiorelli (M5s con altre due liste) il 10,82 per cento. 

 

Vicenza

Lo spareggio in Veneto sarà tra Francesco Rucco, sindaco uscente schierato dal centrodestra, che aveva registrato al primo turno il 44,06 per cento, e Giacomo Possamai del Pd, fermo al 46,23 per cento.

Tra gli altri candidati al primo turno, il civico Cicero ha dato il suo sostegno ufficiale a Rucco, portando in dote il 2,57 per cento di 15 giorni fa. Mentre Possamai non ha ricevuto endorsement ufficiali. Potrebbe sostenerlo Lucio Zoppello (al 2,49 per cento al primo turno con una lista civica). Allo stesso modo, il candidato dem spera di incassare il sostegno di Edoardo Bortolotto, candidato del Movimento 5 stelle (1,7 per cento). Stefano Crescioli, altro civico, (2,14 per cento al primo turno) non ha dato indicazioni. 

 

In Sicilia e Sradegna si vota per il primo turno

Anche in Sicilia sarà una domenica con le urne aperte per oltre 1,3 milioni di cittadini e 128 comuni. Tra questi sono presenti quattro capoluoghi di provincia: Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani.

La partita più importante si gioca a Catania: Meloni, Salvini e Tajani hanno deciso di chiudere qui la campagna elettorale a sostegno del candidato Enrico Trantino. Ma da queste parti si sono fatti vedere anche Giuseppe Conte e Alessandro Zan per supportare Maurizio Caserta, espressione di un campo largo che comprende Partito democratico, Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi-Sinistra. 
 

In Sardegna i comuni al voto sono 39: tra questi solo due ((Assemini e Iglesias) superano i 15 mila abitanti ed è quindi previsto, eventualmente, il ballottaggio.

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