Francesco Lollobrigida (foto Ansa)

dall'archivio

Famiglia Lollobrigida. Chi è il ministro dell'Agricoltura, cognato d'Italia e "semipremier". Ritratti

La polemica per le parole del ministro sulla "sostituzione etnica" riaccendono l'attenzione su Francesco Lollobrigida, colonnello di Fratelli d'Italia, sposato alla sorella di Giorgia Meloni. Ecco chi è, tra interviste e profili foglianti 

Nel parlare di sostituzione etnica, "un mito hitleriano e mussoliniano, ha detto di aver sbagliato per ignoranza", dice Monica Guerzoni del Corriere a Francesco Lollobrigida. "Davvero un ministro del suo calibro non sa nulla del piano Kalergi, che trova credito nell’estrema destra sovranista?" Lui però non coglie l'assist e risponde indispettito: "Nelle mie parole non c’era alcun riferimento a visioni ben lontane dalla mia formazione. Non credo sia corretto definirmi ignorante perché fino a ieri non sapevo chi fosse il signor Kalergi. Ho letto molto nella vita, ma non perdo tempo con folli e complottisti a cui la sinistra dedica molta attenzione". Insomma, con quella infelice espressione il ministro dell'Agricoltura (in quota Fratelli d'Italia) voleva - sostiene - "indicare un’alternativa. C’è chi pensa che, se facciamo meno figli, la strada sia avere un maggior numero di immigrati. A nostro avviso invece la prima scelta è costruire un sistema di welfare che crei le condizioni per chi vuole di mettere al mondo i figli". Il quotidiano Repubblica accompagna la polemica sulle parole del ministro a un suo ritratto, "dalle stanze della sezione del Movimento sociale di Colle Oppio - a sedici anni presente al funerale di Giorgio Almirante - passando per una piccola scrivania nella sede Azione giovani in via della Scrofa 39", fino a ottenere la totale fiducia della cognata, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, della quale è diventato "braccio destro e filtro da venti anni a questa parte, da quando ha iniziato la relazione sentimentale con la sorella Arianna".

 

Di "Lollo" il Foglio aveva già scritto: ripubblichiamo qui ritratti e interviste che aiutano a capire chi è e da dove arriva il ministro dell'Agricoltura.

    

Rapporti con la stampa estera, boiardi, pm, e tutore dei ministri tecnici. Da cognato d'Italia a "semipremier". Il ministroè perno di governo: il suo è già un nuovo partito, scriveva qui Carmelo Caruso. "Si sono ribaltati i ruoli: non è più lui il “cognato” di lei, ma lei la “cognata” di lui. L’uomo che “governa il governo” è Francesco Lollobrigida e Giorgia Meloni la sorella di sua moglie. E’ il tutore di tre ministri (Lavoro, Sanità, Mare), fa il corazziere della Repubblica, costruisce relazioni con magistrati, funzionari dello stato, manager e anche con la stampa estera. La sua arma non è il machete ma il tagliacarte. Con quella piccola lama apre le buste che gli consegnano: “Ministro, questa è la mia storia, questo sono io. Valuti lei”. In Italia chi ha oggi un’ambizione si rivolge al ministro dell’Agricoltura. Alla Camera, cammina con il fascicolo delle società partecipate sottobraccio. C’è un faldone ufficiale e poi c’è il suo. Nella legge di Bilancio è riuscito a ottenere dal Mef risorse ingentissime per la filiera agricola. Sta chiamando al ministero le migliori competenze senza distinzione di colore. E’ il semipremier".

 

    

“Sono parente da una vita”, scherzava l'allora capogruppo di Fratelli d’Italia in questa lunga intervista rilasciata a Simone Canettieri. Si riferiva alla mitica Lollo, nipote del fratello del suo bisnonno. All’inizio Francesco fu il capo di Giorgia, poi vennero eletti insieme alla provincia nel 1998: “L’usciere le disse che i bambini non potevano entrare”. Le liti con Giorgia e l’endogamia di una comunità chiusa . Anche dalle sue parole si ricava un bel ritratto del "cognatissimo". “L’argomento del cognato è usato da chi non mi conosce, da chi non sa la mia storia. Per non parlare dei tanti casi di mariti e mogli che si trovano a sinistra”, ripete lui a cui brillano gli occhi azzurri quando parla di politica. Al punto di affermare che lui “è pagato per fare una cosa che farebbe anche gratis”.

 

Prestante, lineamenti dolci. Tipo veloce. Da giovane per tutti era “Beautiful”. Ora è il colonnello del partito, l’anticamera di responsi definitivi, il San Pietro del paradiso melonista. “La storia del cognato è una cattiveria", dice Arianna Meloni, la sorella di Giorgia e moglie del ministro, sentita sempre da Canettieri. "Francesco ha una militanza che tutti conoscono: è stato consigliere comunale, assessore comunale, capo dei giovani della provincia di Roma, ha fatto politica all’università. E’ consigliere regionale. Quindi per favore basta. Sa quando ci siamo dati il primo bacio?”. Intervista alla sorella d’Italia. (La abbiamo poi risentita alcuni giorni fa, per chiederle di rispondere ad alcune polemiche anche un po' "gossippare" che la riguardavano)

 

  

E poi, per restare sulla polemica di questi giorni, un pezzo di Enrico Bucci che aiuta a capire perché, per la scienza, parlare di “sostituzione etnica” è un'assurdità: siamo tutti “invasori africani”: per millenni i flussi migratori hanno interessato la nostra penisola. E nel Dna di qualsiasi italiano vi sono varianti genetiche in comune con popolazioni di molte parti del mondo