Foto di Alessandro Di Meo, via Ansa  

il caso

Da 40 giorni Roma è senza prefetto. Sulla nomina è scontro Mantovano-Piantedosi

Simone Canettieri

Tra Viminale e Palazzo Chigi girano nomi che però non arrivano a una decisione definitiva. Da Lega a Palomba, ad altre figure ancora. Dal ministero dell'Interno fanno sapere: "Nessun problema, Roma è retta dalla validissima vicaria Raffaella Moscarella”

Dallo scorso 9 marzo la Capitale non ha un prefetto. E anche il Consiglio dei ministri di oggi ha segnato un buco nell’acqua: la nomina non è arrivata. Da quando Bruno Frattasi si è spostato da Palazzo Valentini per occuparsi dell’Agenzia della cybersicurezza non è stato sostituito. Come si sa, l’indicazione spetta al ministero dell’Interno, e dunque a Matteo Piantedosi. Tuttavia da quaranta giorni ci sono nomi che ballano tra il Viminale e Palazzo Chigi senza arrivare a dama.  

E così alla vigilia della partita Roma-Feyenord di giovedì, che evoca le devastazioni del 2015 nel centro della città, la sede rimane vacante. Anche se l’allerta della Polizia, visti i propositi belligeranti degli ultras olandesi, rimane altissima. Dal ministero tendono a gettare acqua sul fuoco e parlano “di generici incastri che devono tornare”. Sorprende la mancata attenzione del governo, che esprime tra le altre cose una premier romanissima, davanti a questa vicenda non proprio marginale, visto il tempo che sta trascorrendo in attesa di una svolta.  

Da settimane si rincorrono due ipotesi: Laura Lega, capo dipartimento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e Claudio Palomba, attuale prefetto di Napoli. Quest’ultimo però sarebbe alle prese con la gestione della probabile festa scudetto nella città partenopea, una questione sportiva certo, ma con risvolti di ordine pubblico da non sottovalutare. Allo stesso tempo a Palazzo Chigi c’è chi vorrebbe una figura operativa diversa dalla responsabile dei vigili del fuoco.

Da quanto risulta, l’imbuto sarebbe proprio nelle stanze del governo, quelle più vicine alla premier. La nomina infatti non viene sbloccata da Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza, e sempre più protagonista su tutti i dossier. Un altro nome che circola è quello di Claudio Sgaraglia, già prefetto a Perugia, e da quasi tre anni a capo del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali. E possibile che alla fine esca dal mazzo un’altra figura ancora, magari sempre dalle grandi città metropolitane (anche Bari e Milano presto dovranno trovare nuovi rappresentanti del governo). Davanti a queste sabbie mobili dal Viminale fanno sapere: “Nessun problema, Roma è retta dalla validissima vicaria Raffaella Moscarella”.

  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.