Al San Raffaele

Le condizioni di Berlusconi restano stabili. Zangrillo: "Situazione difficile, ma risponde bene alle terapie"

Redazione

La terza notte in terapia intensiva è trascorsa in maniera tranquilla, riferiscono fonti sanitarie. "Dice di sentirsi bene. Sono in contatto con la famiglia, sono ottimisti", ha detto Tajani. Questa mattina la visita di Gianni Letta: "L'ho trovato meglio di quanto pensassi. Tornerà in campo"

Condizioni serie ma stabili: un cauto ottimismo ha accompagnato la terza notte in ospedale per Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì scorso in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano, a seguito di un’infezione polmonare. L'ex premier è affetto da una leucemia mielomonocitica cronica. "Ha riposato bene” e ''dice di sentirsi bene, è un fatto positivo”, ha riferito Antonio Tajani. “Stamane non l’ho sentito, non è giusto affaticarlo”, ma “sono in contatto con famiglia, con il dottor Zangrillo”. Intanto “continuano le cure”, Berlusconi “è sempre riuscito a vincere la malattia” e sono ''tutti ottimisti, confidano nel suo coraggio nella sua forza, tornerà presto”, ha aggiunto il ministro degli Esteri e vice premier.

La nottata è trascorsa  in maniera tranquilla, riferiscono fonti sanitarie. Mentre questa mattina, intorno alle 8.30, è arrivato al San Raffaele Alberto Zangrillo, il medico di fiducia, che più tardi ha spiegato che il Cav. "sta rispondendo bene alle terapie".

Da quanto si apprende, oggi non dovrebbe essere emesso alcun bollettino. Più tardi è arrivato a far visita Paolo Berlusconi, il fratello del leader di Forza Italia. Poco dopo al San Raffaele è giunto anche Gianni Letta. “Abbiamo parlato e l’ho trovato meglio di quanto pensassi. Gli possiamo fare un augurio di Pasqua perché la strada della rinascita, se non della risurrezione, è imboccata", ha risposto ai cronisti il fedelissimo del leader di Forza Italia, uscendo dall'ospedale. L'ha detto benissimo lui: è dura, ma non mollo, ce la farò anche questa volta. Voi lo conoscete, ogni volta che si è dato un obiettivo lo ha raggiunto, e credo che sia su quella strada”. 
 

"Risponde bene alle terapie". La parole di Zangrillo

"Nè pessimismo nè ottimismo, l'obiettivo è risolvere il quadro patologico", ha spiegato ai giornalisti Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi e  responsabile della terapia intensiva del San Raffaele di Milano.

"Stiamo facendo del nostro meglio", ha continuato lo specialista. "Non posso negare che c'è anche un grande coinvolgimento personale, ma è una persona che ci ha abituato a rispondere sempre al meglio e quindi anche davanti a una patologia grave, in una situazione veramente difficile, lui sta rispondendo bene alle terapie"

 

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