le dichiarazioni

Meloni: "Frontex non ha segnalato che i migranti rischiavano il naufragio. A Cutro il prossimo Cdm"

La premier è ad Abu Dhabi, dove ha incontrato lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Sulla tragedia di Crotone: "Ho letto ricostruzioni surreali. Il governo è stato presente. Mattarella rappresenta tutte le istituzioni"

"Non è arrivato alle nostre autorità nessuna comunicazione di emergenza da Frontex. Noi non siamo stati avvertiti del fatto che questa imbarcazione rischiava il naufragio. La rotta non è coperta dalle Ong e quindi nulla con questa vicenda hanno a che fare i provvedimenti del governo sulle organizzazioni non governative". Da Abu Dhabi la premier Giorgia Meloni commenta per la prima volta il naufragio avvenuto a Crotone, difende l'operato del governo e annuncia che il prossimo Consiglio dei ministri sarà celebrato a Cutro. "Penso che il modo migliore per onorare quelle vittime sia impedire che questo succeda ancora", ha detto ai giornalisti. "Sono rimasta colpita dalle ricostruzioni surreali che ho letto. Queste persone non erano nella condizione di essere salvate da qualcuno che non ha voluto salvarle. Mi chiedo se in questo paese ci sia qualcuno che in coscienza ritiene che il governo volutamente abbia fatto morire oltre 60 persone tra cui qualche bambino".

Al sindaco di Crotone, che oggi ha scritto alla premier una lettera in cui sottolinea l'assenza del governo e della premier in città, Meloni ha risposto: "Piantedosi è andato in Calabria il giorno stesso. Dopodiché è andato il presidente della Repubblica, che rappresenta tutte le istituzioni, a meno che qualcuno non ritenga che la presidenza della Repubblica sia in competizione rispetto al governo". Il passaggio successivo però è dare risposte, dice Meloni. "Abbiamo discusso dell'eventualità di riunire il prossimo Consiglio dei ministri in Calabria per dare attenzione all'accaduto". 

"Dall'inizio dell'esperienza di governo facciamo tutto quello che possiamo per impedire che il lavoro degli scafisti continui a mettere a repentaglio vite umane", ha aggiunto Meloni, dicendo di aver parlato di immigrazione anche con lo sceicco degli Emirati, Mohammed bin Zayed Al Nahyan: "Il tema è come favorire flussi legali impedendo flussi illegali: dobbiamo fermare le partenze", ha ribadito. 

Sulla richiesta di dimissioni di Piantedosi: "Le opposizioni chiedono ogni giorno le dimissioni di un ministro, non fa più notizia"

Sulla missione la premier si è detta "molto soddisfatta".  "Entrambi i bilaterali andati molto bene, sinceramente anche oltre le mie aspettative", ha detto Giorgia Meloni riferendosi all'India e poi all'ultima tappa negli Emirati Arabi Uniti. "Mi pare che ci sia ampia disponibilità da parte dello sceicco Bin Zayed di dare una mano nella piena volontà di recuperare un rapporto di amicizia per gli interessi nazionali dell'Italia". "Con loro - ha detto - abbiamo un rapporto forte dopo anni di difficoltà. I colloqui sono andati molto molto bene" anche su dossier importanti come Libia, aiuti alla Tunisia - anche in chiave di migranti - e nel piano per l'Africa".

 

Qui abbiamo raccontato la missione del governo e i temi sul tavolo. 

 

(in aggiornamento)

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