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"Caro presidente, volevo rallegrarmi con te". Renzi chiama Berlusconi dopo l'assoluzione

Valerio Valentini

Il leader di Italia viva ha telefonato al Cav. dopo la sentenza del processo Ruby ter. Un gesto non scontato che ad Arcore è stato accolto con grande apprezzamento. Ma anche il segnale di un'intesa che si riflette da tempo nelle dinamiche parlamentari

A volte, anche nelle cortesie più spontanee prende corpo la politica. Forse anche per questo Matteo Renzi non ci ha pensato su troppo. E appena ha letto sulle agenzie la notizia dell'assoluzione del Cav. al processo Ruby ter, ha telefonato a Silvio Berlusconi. "Caro presidente, volevo rallegrarmi con te". Complimenti, carinerie, scambi di battute. Un gesto non scontato, che infatti ad Arcore è stato accolto, raccontano, con grande apprezzamento. È il segnale di un'intesa, quella tra Renzi e il Cav., che si riverbera da tempo anche nelle dinamiche parlamentari, specie in quel Senato dove lo stesso ex premier ha costruito buoni rapporti con parecchi dei vertici di FI.

Quando, poche settimane fa, si elesse il vicepresidente del Csm, Renzi si andò a sedere, e la cosa fu notata da molti, tra i banchi degli azzurri. E lì, dallo scranno accanto a quello di Licia Ronzulli, capogruppo e plenipotenziaria di Berlusconi a Palazzo Madama, assisté all'elezione di Fabio Pinelli, avvocato indicato dalla Lega ma molto vicino al mondo renziano. Sulla giustizia, evidentemente, la convergenza è reale.

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  • Valerio Valentini
  • Nato a L'Aquila, nel 1991. Cresciuto a Collemare, lassù sull'Appennino. Maturità classica, laurea in Lettere moderne all'Università di Trento. Al Foglio dal 2017. Ho scritto un libro, "Gli 80 di Camporammaglia", edito da Laterza, con cui ho vinto il premio Campiello Opera Prima nel 2018. Mi piacciono i bei libri e il bel cinema. E il ciclismo, tutto, anche quello brutto.