(foto Ansa)

dossier e mosse

Meloni ha congelato il dossier Rai (e anche Fuortes). La Lega tratta per Foa

Carmelo Caruso

L'ad della televisione di stato ha rinunciato a mettere ai voti il budget 2023, almeno fino a Sanremo. Intanto i leghisti lavorano per ritagliare un ruolo all'ex presidente

Parlano della Rai come un frigorifero: “Meloni ha congelato il dossier Rai”; “Meloni lascerà raffreddare le tensioni Rai”. La premier avrebbe deciso di non occuparsi della televisione di stato. Secondo fonti di governo ci sarebbe stata addirittura la promessa a Fuortes, da parte della premier, di lasciarlo in carica fino a fine mandato e di non affiancarlo con un direttore generale. Secondo fonti di FdI (ma non è il governo?) “non è affatto vero e il dossier Rai esploderà dopo il Festival di Sanremo”.

Oggi l’ad Rai si presenterà in Cda consapevole che avrebbe rischiato la sfiducia. E’ l’incubo “Campo Dall’Orto” (l’ex ad scelto da Renzi e costretto a dimettersi). Da giorni i membri del Cda si erano infatti preparati a votare (e bocciare) il voto sul budget Rai 2023. Alla fine Fuortes ha deciso di non metterlo ai voti. Si cerca di guadagnare tempo. Il prossimo Cda è previsto dopo Sanremo e a quel punto il tema del budget ritornerà in agenda. In un incontro che l’ad ha avuto con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si è parlato dei conti Rai come “preoccupanti”. Il futuro della Rai dipenderà molto da Giorgetti e dalla Lega. Le operazioni che possono garantire il futuro della Rai passano dal Mef.

Se Fuortes avesse scelto di mettere al voto il punto sul budget sarebbe andato sotto. Simona Agnes membro del Cda di Forza Italia è ostile all’ad come lo sono Alessandro Di Majo (M5s), Riccardo Laganà (indicato dai dipendenti Rai). La Lega con Igor De Biasio sta approfittando dell’indecisione della premier e si è inserita in una “trattativa”. Chiede all’ad spazi e un ruolo per l’ex presidente Rai, Marcello Foa, autore di tweet dove paragona i movimenti di protesta ecologista al Kgb: “C’è una regia e si destabilizza la società applicando le tecniche del Kgb”.

Trattativa a parte, De Biasio avrebbe lasciato intendere che sul budget il suo voto è contrario. La Lega non ha ottenuto la guida del Tg2 e in Rai incide poco. Fuortes sarebbe pronto a cambiare il direttore del Tg1. Monica Maggioni potrebbe spontaneamente lasciare. In questo gioco un ruolo continua ad averlo il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Si starebbe spendendo per fare ottenere a Fuortes un ruolo a La Scala. Nella “Rai Kaos” ormai qualsiasi millanteria diventa verità. 

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio