Foto di Riccardo Antimiani, via Ansa 

l'intervento

D'Alema vota Conte: "È di sinistra. Il Pd dialoghi con lui"

Redazione

Secondo l'ex leader dei Ds "il M5s è votato dagli operai e dalle persone in difficoltà molto più dei dem. Va creato un rapporto unitario tra le forze politiche"

L'occasione è l'uscita di una nuova edizione del suo libro su Enrico Berlinguer. Ma per Massimo D'Alema è soprattutto il modo per calarsi nel dibattito politico del paese. Intervistato quest'oggi da Repubblica, l'ex presidente del Consiglio dimostra di avere le idee chiare su quale sia la direzione che deve prendere la sinistra: abbracciando Giuseppe Conte e il Movimento cinque stelle.

Lo dice lui stesso, a parole sue, nel corso del colloquio. Ripetendo quanto già detto diverse volte in passato: "Che Conte fosse il punto di riferimento dei progressisti l'ha detto l'ex segretario del Pd, non io", ha argomentato l'esponente di Articolo uno, ricordando le dichiarazioni di Nicola Zingaretti. In più, secondo il già segretario dei Ds, il M5s "è votato dagli operai e dalle persone in difficoltà economica molto più del Pd. Una parte dei progressisti ha scelto Conte". In sostanza, quindi, bisognerebbe "ricostruire un dialogo e una prospettiva" con loro, "se ne discute anche nel Pd. E va creato un rapporto unitario tra le forze politiche, del resto il Partito democratico aveva investito molte risorse per fare entrare l'M5S nell'alveo del centrosinistra". 

Alché, però, a D'Alema si fa notare come il naufragare dell'accordo per allargare il campo largo sia stata responsabilità di Conte, che a un certo punto, nel luglio scorso, ha deciso di staccare la spina a Draghi. E come risponde l'ex leader della sinistra? "Meloni ha fatto l'opposizione a Draghi, e non mi pare che questo l'abbia danneggiata elettoralmente, né ha impedito a diversi ministri di Draghi di schierarsi con lei. Conte non aveva tutti i torti a sollevare i problemi che sollevò, ma anche considerando quel passo un errore non credo che avrebbe dovuto impedire a partiti che avevano governato insieme, e bene, di allearsi". Un modo per assolvere i grillini e il suo capo. Che non a caso continua a consigliare da questa sponda del progressismo (dall'altra c'è Goffrdo Bettini, con cui i rapporti sono tutt'altro che idilliaci). 

Altra considerazione, infine sul Pd. A D'Alema si domanda cosa pensi del fatto che i dem siano convinti che lui stia tramando contro di loro. "Sono sospetti che non meriterebbero neanche un briciolo di attenzione. Se uno in questo Paese dice qualcosa di buonsenso passa subito per complottista".

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