"Italy is not a country, is a dream"

La campagna elettorale è diventata una tragicommedia estiva

Sui social sta spopolando l'account @CrazyItalianPol che gioca sull'effetto amarcord e raccoglie gli episodi più assurdi della politica italiana. Ne abbiamo parlato con il fondatore

Simone Baglivo

Le urne elettorali non si apriranno prima di 30 giorni, ma dalla caduta del governo Draghi (sembra passata un'eternità, ma era solo il 20 luglio) è partita un'improvvisa e confusa corsa al voto che sta regalando diverse perle, soprattutto sui social network.

 

 

Elezioni anticipate che in pochi si aspettavano veramente, una campagna elettorale che per la prima volta nella storia della Repubblica avviene d'estate, un risultato che sembra già scritto ed è molto difficile cambiare, una classe politica che non ci ha fatto mancare gaffes e un taglio dei parlamentari che ha fatto aumentare gli esclusi delusi (e polemici, naturalmente) dalle liste: questi sono gli ingredienti principali dell'inedita estate elettorale che stiamo vivendo.

 

Il contorno è offerto dagli 8 italiani su 10 che ogni giorno utilizzano un social e il tutto è servito in un mese come agosto, da sempre considerato tranquillo (se non proprio "morto") e quindi non difficile da ravvivare. Così si ottiene la propaganda agostana più pazza di sempre tra dichiarazioni al vetriolo, grafiche improbabili, slogan ironici più che iconici e, soprattutto, contenuti multimediali sempre più sconclusionati. Secondo YouTrend, la priorità numero uno per gli italiani è il costo della vita in aumento, ma fino ad ora in pochi tra i leader di partito hanno avanzato proposte credibili, preferendo la condivisione di meme.

 

"Sudatissima, tesa e unica". Descrive così la campagna elettorale italiana il fondatore di Crazy Ass Moments in Italian Politics, 34enne del nord Italia, che disegna carte da gioco e libri per bambini ("con clienti in tutto il mondo"). Parlando con il Foglio, chiede di rimanere anonimo: "Dico solo che ho 34 anni e faccio parte di quella categoria molto autolesionista che sono le Partite Iva". In 4 mesi ha collezionato 60.000 seguaci tra Twitter e Instagram. 

 

"L'idea – ci spiega – è nata dopo aver scoperto Crazy Ass Moments in American Politics (oggi quasi mezzo milione di follower, ndr). Fra le pagine-clone che volevano raccontare le follie della politica di ogni paese del mondo, mancava l'Italia. Allora ci ho pensato io a crearla. Il boom di notorietà è avvenuto quando ho postato Paolo Villaggio candidato per Democrazia Proletaria nel 1987"

  

       

Quale è la principale differenza che distingue questa campagna elettorale dalle precedenti?

"La repentinità con la quale i partiti si sono dovuti riorganizzare a seguito della caduta di una personalità di grande rilevanza e autorità come Mario Draghi. Credo che mai come quest'anno, con tutti gli eventi mondiali che sono avvenuti, e considerando anche le conseguenze elettorali dei cambi di governo che si sono succeduti in questa legislatura (pensiamo solo al calo di consenso quasi verticale del M5s), si siano presentati alle elezioni partiti pronti a governare forti del consenso nei sondaggi e altri che invece non lo erano per nulla; si vede dalla ostentata o meno sicurezza con cui conducono la campagna elettorale. La differenza principale è tra chi, al momento dello scioglimento delle Camere, aveva le armi in pugno e chi si è trovato sconvolto".

 

 

Scrivi soprattutto in inglese: quanto è difficile far capire la nostra politica all'estero?

"Ma se nemmeno gli italiani spesso ci capiscono qualcosa! Chiedi a uno qualunque di spiegare la legge elettorale, non la sa, non la so neanche io. La difficoltà spesso consiste nel far comprendere le ragioni storiche e sociali di certi eventi. Il mio obiettivo è rendere comprensibile a chi non è avvezzo alla politica italiana tutte queste dinamiche estremamente complicate, e ovviamente l'inglese è la lingua con cui posso raggiungere tutti nel mondo. Ma come spiegare perché da noi i governi durano in media un anno e mezzo? Come spiegare quei partiti che si alleano prima con uno poi con l'altro? Come spiegare che certi personaggi che all'estero sarebbero impresentabili da noi abbiano consenso? Forse l'unico modo possibile è evidenziarne l'assurdità".

 

   

Cosa differenzia la politica italiana da quella degli altri paesi?

"Non è che all'estero l'erba sia sempre più verde, usciamo da questa mentalità dannosa. Semplicemente in molti paesi esteri la soglia di tolleranza per le cazzate è molto più bassa, e viceversa la pretesa di serietà è maggiore. In Italia l'ex sindaco di Treviso Gentilini parlava di pulizia etnica dei 'culattoni', parole sue; in Svezia ci fu un politico che si rovinò la carriera perché aveva comprato due Toblerone con la carta di credito governativa. Capisci che uno come Gentilini in qualunque paese estero sarebbe finito, dopo quelle parole. Trump in America è stato un presidente sopra le righe, ma non ha fatto niente che noi non avessimo mai sperimentato prima. Il mio obiettivo è abbassare la nostra soglia di tolleranza alle cazzate, dandogli risalto. E c'è chi mi accusa di essere contro l'Italia...!"

  

   

Quali sono stati i momenti più assurdi di questa campagna elettorale? E quelli più divertenti?

"La campagna è ancora lunga. Sicuramente il più folle è stato vedere una 95enne Gina Lollobrigida, attrice di fama mondiale, candidarsi per il partito del suo avvocato. Poi abbiamo avuto il teatrino Letta-Calenda, un'alleanza durata ben cinque giorni e finita quasi a coltellate. Senza contare la onnipresenza dei manifesti di Forza Italia con un Silvio Berlusconi che nelle foto ha 30 anni in meno, al punto che molta gente ha creduto di essere tornata indietro nel tempo, tipo Dark. Cammini per le stazioni, vedi le pubblicità di Forza Italia e quasi ti aspetti di vedere in tv l'Italia ai mondiali USA 94 con Baggio che sbaglia il famoso rigore...".

   

   

Cosa ti aspetti che succeda in queste ultime quattro settimane prima delle elezioni? E dopo il 25 settembre?

"Da qui al 25 settembre mi aspetto di tutto, i leader di partito alzeranno il tiro e non ho dubbi che spingeranno la comunicazione ai limiti della decenza e della risibilità pur di far parlare di sé. Dopo il 25 settembre chiunque vinca si troverà a affrontare situazioni di crisi talmente gravi che non avrà letteralmente tempo di fare buffonate".

  
Quali sono i politici italiani che usano meglio i social? E quelli che lo usano peggio?

"In generale il migliore in Italia è Matteo Salvini, nessuno come lui sa muoversi sul terreno dei social mescolando argomenti nazional-popolari, talvolta giovanili, ai temi del suo partito. In questa campagna elettorale la comunicazione è stata vinta da Giorgia Meloni, mentre Enrico Letta non ne ha azzeccata una. È arrivato al punto da prendere in giro sé stesso quando la sua campagna 'O con Putin o con l'Europa' è andata male! La politica è come il corteggiamento, il primo dei due che insegue ha perso, e Letta ha sempre e solo inseguito i temi e perfino i toni della Meloni, non ha mai dominato per un istante. Il cosiddetto Terzo polo semplicemente non buca lo schermo, nonostante Calenda e Renzi abbiano personalità e quindi potenziale, ma quasi sembra che non gli interessi".

 

 

Un consiglio che daresti al prossimo presidente del Consiglio?

"È di vitale importanza governare con una visione sociale, politica e geopolitica dell'Italia che si estenda non giusto il tempo delle prossime elezioni, ma per i prossimi trent'anni. E di comportarsi in modo tale che io, ormai senza più materiale e annoiato a morte, chiuda per sempre Crazy Ass Moments in Italian Politics. A quel punto, ormai assuefatto alle follie dei nostri politici, emigrerò in qualche paese dove la politica sarà ancora capace di sorprendermi. Per esempio, c'è un simpatico paese giusto sopra la Corea del sud...".

 

Insomma, l'Italia è ormai un paese dove non ci si annoia mai. Un pregio o un difetto?"Italy is not a country, is a dream