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Pd all'amatriciana: tra meme e baruffe la campagna social di Letta vola

Alessandro Luna

Allo slogan di Salvini #Credo, il segretario del Pd Enrico Letta ha risposto con #Scegli. Il tutto corredato da due grafiche che contrappongono le proposte del Pd, scritte su uno sfondo rosso, ai pericoli che l’Italia secondo Letta correrebbe con la destra al governo, descritti invece su uno sfondo nero: Europa contro Putin, diritti contro discriminazioni. Del fatto che questa grafica sia stata un successo o una debacle si può discutere: sui social sia le pagine di satira politica che gli stessi avversari di Letta si sono scatenati a pubblicare delle parodie di queste “card”, i secondi con l’evidente intento di ridicolizzare la comunicazione del Partito democratico.

 

Letta, come spesso i social media manager consigliano ai politici di fare, per dimostrare di saper stare al gioco ha risposto condividendo una di queste card, in particolare quella che contrapponeva pancetta a guanciale, schierandosi con il secondo. Altra scelta che a molti è sembrata poco seria. Ma in campagna elettorale vale la regola per cui “tutta la pubblicità è buona pubblicità”?

 

La grafica di Letta è stata ricalcata dall’account ufficiale della Lega, da Salvini e da Calenda, a cui ha risposto l’influente ex-cinquestelle Alessandro Di Battista con una card dello stesso carattere e dagli stessi colori in cui accusa il leader di Azione di incoerenza dovuta al fatto che si presenterà in coalizione con Renzi, pur avendo detto mesi fa che non ci si sarebbe mai alleato. Di certo a Enrico Letta il fatto che Di Battista e Calenda si scontrino con l’aiuto delle sue grafiche darà tutt’altro che fastidio.