Il caso

M5s, guerra per il nuovo capogruppo: "Va rinnovato subito il contratto a Rocco Casalino"

Simone Canettieri

Dopo le dimissioni di Crippa si apre l'ultima faida interna tra i grillini. Spuntano i nomi di Gallo, Baldini, Tofalo e Brescia

"Va rifatto subito il contratto a Rocco Casalino". Translantico, deputati grillini elettrici. Ieri sera si è dimesso il capogruppo Davide Crippa (che intanto valuta l'addio definitivo), in polemica dopo il no dei pentastellati alla fiducia al governo Draghi. Adesso c'è da eleggere il suo sostituto. Tra i primi punti programmatici ci sarà la il contratto di Casalino (75 mila euro all'anno), che non venne rinnovato dallo stesso Crippa una decina di giorni fa. 

In queste ore Luigi Gallo, vicepresidente vicario del gruppo M5s a Montecitorio, sta raccogliendo pareri e candidature. Mancano due mesi alla fine della legislatura ma i grillini sono pronti all'ultima guerra per gettarsi sulla carica di capogruppo. Girano tanti nomi di possibili pretendenti. Ci sta ragionando per esempio Angelo Tofalo, ex sottosegretario alla Difesa, arrivato al secondo mandato. "La mia candidatura? È un'ipotesi, nel mio programma metterei al primo punto il rispetto delle regole sacre. A partire dalle deroghe per chi è arrivato al secondo mandato". Ride perfido. Tra gli altri profili che girano in Transatlantico ci sono quelli di Vittoria Baldino e di Giuseppe Brescia, abbastanza vicino a Robero Fico ma attualmente presidente della Commissione affari costituzionali, ruolo che lo rende incompatibile con un nuovo incarico.

Nelle prossime 24 ore il quadro sarà più chiaro. Nel M5s ci si azzuffa per il capogruppo e intanto si prega: non bastano le parole di Conte - "Non è un diktat" - serve il miracolo di Beppe grillo. Un ripensamento, una mezza aperurta per un terzo giro in Parlamento. 
 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.