Il caso

La lista di Crippa per spaccare il M5s e dare un segnale a Draghi

Simone Canettieri

Il capogruppo del M5s ha pronti i nomi dei deputati disposti a seguirlo per votare la fiducia a Mario Draghi se il premier dovesse ripensarci. Alle 14 riprende l'assemebla del M5s

La chiave per tentare di far rimanere Mario Draghi al governo passa da Davide Crippa. Il capogruppo del M5s in queste ore sta subendo un enorme pressing dal Pd ma anche da Luigi Di Maio affinché si stacchi da Conte e crei un componente all'interno del gruppo Misto, se non dovesse arrivare a 20 deputati, quota necessaria per formare un gruppo autonomo. C'è anche l'ipotesi che alla fine i parlamentari governisti si disperdano in altri gruppi: chi con il Pd, chi con Insieme per il futuro di Luigi Di Maio, chi altrove. 

In queste ore si sondano le disponibilità all'interno del Movimento per votare la fiducia a un eventuale Draghi bis. Tutto dipende come sempre dalla posizione che prenderà Giuseppe Conte, anche se per molti l'ex premier ha preso ormai una decisione netta: uscire dal governo, sperando di stare all'opposizione fino alla fine della legislatura. La lista di Crippa si aggiorna di ora in ora. Al momento comprende Diego De Lorenzis, Vita Martinciglio, Dedalo Pignatone, Maria Soave Alemanno, Luca Sut, Elisabetta Barbuto, Niccolò Invidia, Rosalba Cimino, ElisaTripodi, Azzurra Cancelleri, Gabriele Lorenzoni. Celeste D'Arrando. E poi c'è il ministro Federico D'Incà e l'ex responsabile della Sanità Giulia Grillo. Sembra aver più di una perplessità anche Riccardo Fraccaro, che nei giorni scorsi ha pubblicato un fotomontaggio con Giuseppe Conte nei panni di Matteo Salvini al Papeete.  Anche al Senato, fonti parlamentari, parlano di "almeno 5 eletti" pronti a non seguire Conte. 

Di fatto nella infuocata riunione di ieri finita tra urla e minacce sono stati contati 49 interventi pro Conte, 16 in dissenso e 3 neutrali.

  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.