Una foto dalla manifestazione di Milano 

"Draghi resta". A Roma e Milano manifesta "l'Italia che lavora"

Marianna Rizzini

A Piazza San Silvestro si intonano cori per chiedere al premier di restare. A Milano tra i manifestanti c'è anche un gruppo di ucraini. "È la manifestazione di tutti", dicono gli organizzatori 

Salvare Draghi o meglio la sua permanenza al governo, whatever it takes. Sono giorni in cui le iniziative per cercare di fermare l'addio del premier dimissionario si susseguono. C'è stato l'appello dei sindaci italiani, la petizione organizzata da Matteo Renzi, il sostegno telefonico del presidente francese Emmanuel Macron e di altre personalità europee, la dimostrazione di stima del presidente americano Joe Biden, il rammarico di imprenditori e associazioni. E c'è l'iniziativa pro Draghi di molti cittadini comuni. Come Manfredi Mumolo, lo studente che due giorni fa ha lanciato da Facebook la manifestazione di oggi pomeriggio in Piazza San Silvestro per chiedere al premier dimissionario di restare. “Una manifestazione di cittadini, senza simboli di partito”, dice al Foglio Mumolo, vent'anni, studente di Scienze Politiche alla Luiss ed ex rappresentante d'Istituto al Liceo Tasso di Roma, candidato a Roma come consigliere municipale per Calenda e iscritto a Italia Viva. “A prescindere dalla mia militanza politica, l'appello nasce in modo spontaneo, come in altre città”, dice Mumolo: “Mario Draghi è l'unica opzione possibile, non possiamo permetterci di perderlo. Chi fa saltare un governo in questo momento è un irresponsabile”.

Luciano Nobili, deputato di Iv, spiega le motivazioni dell'adesione: “E' nostro dovere chiedere a Mario Draghi di continuare a guidare l'Italia. Nel mezzo di una guerra, con una situazione economica ancora precaria, con un'inflazione crescente, la crisi energetica, le democrazie sotto attacco in tutto il mondo, gli irresponsabili che hanno fatto già tanti danni al paese vogliono privarci della guida migliore che l'Italia possa schierare”. La capogruppo di Iv Maria Elena Boschi è presente in piazza con il presidente Ettore Rosato e altri parlamentari renziani. Presenti anche, sempre senza simboli, mentre parte l'inno nazionale, tra i cittadini riuniti in flash mob, Più Europa, Azione, Base Italia, Movimento federalista europeo, Per l’Italia con l’Europa. E da Milano – dove pure si svolge una manifestazione spontanea pro Draghi – arriva la notizia della partecipazione di un gruppo di cittadini ucraini. “E' la manifestazione di tutti, dell'Italia che lavora, dell'Italia che si mette in cammino. Ci sono tante persone che credono che servano persone autorevoli e competenti”, dice intanto Mumolo dal palco, mentre la piazza comincia a popolarsi. Una piazza che applaude ogni volta che dal palco si fa il nome del premier e che a tratti intona cori per dire: “Draghi resta”. 

 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.