(foto Ansa)

editoriali

Il nuovo catasto spiegato alla destra

Redazione

Perché il ricalcolo della rendita immobiliare è una buona notizia per l’Italia

Per un solo voto la riforma del catasto è sopravvissuta in commissione Finanze della Camera, dove il centrodestra aveva presentato un emendamento soppressivo, poi trasformato in stralcio “per rafforzare l’impegno a non aumentare le tasse sulla casa”. Emendamento bocciato con 23 voti contro i 22 del centrodestra: Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Che si è ricompattato mentre si è spaccata la maggioranza. L’emendamento faceva seguito a una richiesta di Matteo Salvini affinché il governo si impegnasse “anche per il futuro, almeno fino al 2026” a non aumentare le tasse sugli immobili. Richiesta alla quale Mario Draghi aveva risposto mettendo sul piatto le dimissioni. L’ennesima prova di forza del segretario della Lega, finita male seppure di un soffio. La riforma non prevede né la reintroduzione dell’Imu sulle prime abitazioni né la rivalutazione dell’imponibile sugli immobili correttamente censiti, né più tasse. Nulla di simile a quanto decise il governo Monti.

Si tratta di una ricognizione per fare emergere immobili fantasma o non censiti secondo la legge. I casi tipici sono gli appartamenti in centri storici accatastati come popolari e trasformati in case “di civile abitazione” (categoria oggi A/2), se non di lusso (la A/1, esclusa dall’esenzione Imu). Ma anche di abitazioni ex rurali trasformate in ville; di depositi d’acqua divenuti piscine. Lo scopo è fornire al fisco uno strumento aggiornato da affiancare ai redditi dichiarati, per capire l’effettiva situazione dei contribuenti. Molti dei quali o sono fiscalmente esenti o godono di particolari agevolazioni, la più nota l’Isee, a carico di tutti gli altri. La riforma prevede che oltre alla rendita catastale siano indicati i valori di mercato, che oscillano in alto o in basso. Per immobili storici o di pregio i valori diminuirebbero in base ai costi di manutenzione. La sensibilità sul tema case è ben nota, e Salvini l’aveva cavalcata sfidando Draghi. Il governo ha intuito il bluff politico. Mediazione inutile di Forza Italia e bluff scoperto. Prossime puntate, la concorrenza e i balneari.

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