(foto Ansa)

alla camera

Appello alla responsabilità (e nessuna bacchettata ai partiti). Ecco cosa dirà oggi Mattarella

Luca Roberto

Alle 15 e 30 il reinsediamento del capo dello stato (in seduta comune). Tra i temi le grandi sfide del paese alle prese con l'uscita dalla pandemia

Non sarà cruento come il suo predecessore Giorgio Napolitano. Che al reinsediamento parlò di una "lunga serie di omissioni e di guasti, di chiusure e di irresponsabilità" da parte dei parlamentari che lo avevano rieletto pur di uscire da uno stallo che si protraeva per giorni. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso di una ventina di minuti quest'oggi alla Camera, userà parole molto più concilianti: farà appello alla responsabilità di tutti. Ovviamente anche dei partiti, da cui il capo dello stato si aspetta la prosecuzione del lavoro per mettere in sicurezza il paese. Ora che si sta cercando di tracciare e seguire la strada per uscire definitivamente dalla pandemia. E contestualemente ci sono i progretti e le riforme legati al Pnrr che devono essere portati a termine entro un cronoprogramma ben definito, che non ammette perdite di tempo.

Alle 15 e 30 la seduta comune di tutti e 1009 i grandi elettori (presenti previo tampone negativo) segnerà l'inizio del secondo mandato del presidente. Dopo di che è previsto un passaggio all'Altare della patria e una breve sfilata per raggiungere il Quirinale a bordo della Lancia Flaminia presidenziale. Il punto di partenza di un bis che Mattarella non vuole interpretare come una parentesi breve, anzi. Il suo discorso sarà indirizzato anche a far capire la volontà di voler portare a termine il settennato. "Non mi sottraggo" alle responsabilità indotte dal momento storico, e mi aspetto che questo coinvolga ogni settore delle istituzioni, è il concentrato del suo ragionamento. Non ci sarà una sollecitazione per interventi specifici, più che altro un disegno di lungo corso: l'auspicio che l'Italia ponga le basi per una crescita più lunga della ripresa dalla pandemia. Per questo è previsto un cenno alle grandi questioni d'epoca come i cambiamenti climatici e i movimenti migratori. 

Sarà, insomma, nel pieno stile moroteo di Mattarella. Quello che gli italiani hanno molto apprezzato nei primi sette anni del suo incarico. Già da oggi si capirà su quali basi verranno innestati i sette che verranno da oggi in poi. 

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