Maurizio Gasparri e Silvio Berlusconi in una foto del 2001 (Ansa)

Quirinalia/6

Gasparri innamorato. Tifa Cav. ma spiega perché al Colle ci va Draghi (forse)

Antonello Capurso

Il forzista: "Berlusconi è tonico e si vede bene come presidente. Io emotivamente, sentimentalmente, sono con lui comunque si prospetti la cosa. Ma l'attuale premier ha una base di partenza molto vasta, che manco Paolo Rossi dopo il Mundial". E Boldrini: "Il presidente della Repubblica? Neutro sì, ma dopo che è stato eletto, non prima”

Affettuosamente tuo… Il senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia) dichiara: “Noi abbiamo il nostro candidato, che poi non è candidato ufficialmente ma è candidato lo stesso. Il Cavaliere è tonico e giustamente si vede bene come presidente. Io emotivamente, sentimentalmente, affettivamente sono con lui comunque si prospetti la cosa, quindi per noi l’opzione numero uno resta quella, però per la verità abbiamo anche un’opzione numero due. Sai qual è? Berlusconi. E abbiamo anche la numero tre: Berlusconi. Come si vede abbiamo varie opzioni ma nessuna subordinata. E chi dice che non ce la fa è uno iettatore. Però il centrodestra, dopo i Prodi e i Fanfani fregati dai franchi tiratori, deve stare più attento ai 450 voti che già conta sulla carta piuttosto che alla cinquantina di voti che manca per arrivare al quorum. Quindi è un terno al lotto pieno di incognite. E temo anche un’altra cosa: che Draghi – visto lo sciopero della Cgil; visti i partiti che pensano che prima o poi si vota e giustamente bisogna sventolare le bandiere delle tasse, del lavoro, di questo e di quello; vista la mala parata perché si sta a incasinare la situazione – allora lui dice: ‘Ma lo sapete che c’è? Io qui ho fatto quello che potevo, le punture ormai Figliuolo le fa in automatico, il Pnrr l’abbiamo fatto, quindi non per ambizione ma per togliermi ’sta rottura di scatole che comincia a essere il governo, io andrei al Quirinale’. Mi aspetto che verso Capodanno dice: ‘Sentite, allora quasi quasi… magari comando lo stesso ma non mi espongo e non mi logoro’. E così diventa complicato che Draghi non vada, ha anche una base di partenza molto vasta, la sua maggioranza di governo gioca su grandi numeri che manco Paolo Rossi dopo il Mundial ne prendeva tanti. Io comunque voglio bene a Berlusconi, resto tifoso convinto e fervente, e mi batterò ardentemente perché non bisogna avere certezze per fare una battaglia del genere: lui la vuole fare con convinzione e noi la facciamo, dopodiché vediamo cosa succede. Sarà che uno sogna questo finale di Berlusconi, che finire poi con Draghi, mamma mia, troppo grigio, troppo monocorde, è molto autorevole ma poco pop come presidente della Repubblica, io me lo giocherei di più come Papa. Viva il Cavaliere!”.


La signora cosa desidera? Gasparri dichiara: “In corsa ci sono anche gli Amato, i Casini, che svolazzano in giro perché non si sa mai. Casini è uno che anche il centrodestra, nonostante tutte le sue imprese, guarda con simpatia. Ma di questi tempi è complicato per tutti. Con questo Parlamento chi passa i 500 voti è un gigante, e ci vuole la grazia ricevuta per quelli che fanno parte della serie: sono pronto, serve qualcosa? Il signore ha chiamato? La signora desidera qualcosa?”

 

Fantozzi

“L’Alternativa c’è” ha cambiato nome “per semplificare le cose agli italiani” in “Alternativa”, con un pacchetto di 17 voti antiliberisti che potrebbe ancora ingrandirsi. Secondo l’onorevole Pino Cabras: “I partiti non controllano più nulla e in questo Parlamento balcanizzato, oltretutto con il voto segreto, è facile che chi entra Papa esca cardinale. Noi invece potremmo arrivare a radunare 25/40 voti, raccordandoci con altri fuoriusciti dai 5 stelle, e con quei numeri potremmo diventare necessari. Per ora però parlare con i leader è inutile perché sembrano quella scena di Fantozzi in cui tutti i cacciatori sono riuniti nel bosco e alla fine si sparano tra di loro”.
 

Meglio dopo che mai
 

La retorica del nome super partes non affascina l’ex presidente della Camera onorevole Laura Boldrini (Pd) che, augurandosi si possa trovare una donna in grado di raccogliere il consenso necessario, ritiene che il presidente della Repubblica debba essere “neutro sì, ma dopo che è stato eletto, non prima”: “Che facciamo, cerchiamo uno che non ha mai preso una posizione in vita sua? Una tabula rasa che non sia espressione di alcun pensiero politico?”.